Il Reset Coordinato CR®: un nuovo approccio terapeutico per la fibromialgia
In questo articolo presentiamo il Reset Coordinato CR® come un nuovo approccio terapeutico per la fibromialgia: l'auto-organizzazione e la plasticità sono meccanismi fondamentali del cervello e i processi di apprendimento sono attivati per attività-dipendente da cambiamenti della connettività sinaptica all'interno di reti neuronali
I farmaci non bastano
Nel trattamento della fibromialgia, è importante considerare che si tratta di una sindrome multifattoriale con una base psicologico-sociale, in cui il cervello svolge un ruolo chiave nell'attivazione e nella gestione delle modificazioni e delle alterazioni. Agendo sul cervello, è possibile annullare queste alterazioni e ripristinare il normale funzionamento. I farmaci da soli o in combinazione non sono in grado di svolgere questo ruolo in modo completo, quindi è necessario "aiutare" i farmaci per renderli efficaci.
In cosa consiste il Reset Coordinato?
Il Reset Coordinato CR® si basa sull'auto-organizzazione e sulla plasticità del cervello, che sono meccanismi fondamentali per l'apprendimento e la connettività sinaptica.
Con il CR® è possibile variare lo stato di sincronizzazione delle popolazioni neuronali da uno stato patologico a uno stato di salute attraverso una sequenza di stimoli lievi e non invasivi.
Questo strumento è implementato utilizzando metodi di fisica statistica, biofisica e matematica non lineare per influenzare la plasticità del sistema nervoso.
Come funziona il Reset Coordinato?
Attraverso la desincronizzazione delle popolazioni neuronali colpite, è possibile modificare significativamente la connettività sinaptica e ottenere un effetto terapeutico. Gli stimoli per il Reset Coordinato possono essere applicati in diversi modi, tra cui stimoli sensoriali come suoni, luce (fotoni-laser) e correnti a bassa intensità.
È importante notare che il Reset Coordinato può essere effettuato in modo sicuro e senza effetti indesiderati. Inoltre, viene utilizzato in combinazione con la terapia farmacologica mirata per massimizzare i risultati. Poiché alcuni pazienti possono rispondere meglio a una tecnica rispetto ad altre, vengono utilizzate diverse tecniche, tra cui la stimolazione sensoriale e l'utilizzo di frammenti di DNA.
Recettori mGlu e dolore cronico
I recettori mGlu oggi sono considerati come i bersagli innovativi di farmaci finalizzati al trattamento del dolore cronico, che affligge addirittura circa il 6% della popolazione. Questi farmaci hanno dimostrato essere efficaci, non solo nei confronti del dolore di origine infiammatoria, ma anche nei dolori di origine neuropatica che originano da alterazioni strutturali a carico del sistema nervoso centrale e periferico.
L'efficacia di questi farmaci nel dolore neuropatico è particolarmente interessante perché si tratta di una forma di dolore difficile da trattare e che spesso è resistente ai farmaci oppiacei come la morfina. Gli inibitori di questi recettori sono l'attualità nella ricerca di farmaci neuropsichici e per la terapia del dolore.
Conclusioni
In conclusione, vogliamo sottolineare l'importanza di considerare lo sviluppo e la regolazione degli affetti nel contesto della salute fisica e mentale. Il concetto di alessitimia, che rappresenta una limitata capacità di elaborare e descrivere le emozioni, viene menzionato come parte integrante del processo terapeutico proposto. L'obiettivo è aiutare i pazienti a tollerare e gestire le proprie emozioni, prevenire lo sviluppo di stati di prolungata attivazione emotiva e ridurre la tendenza alla somatizzazione. Si propone un approccio terapeutico integrato che combina psicoterapia, farmacoterapia e l'uso del laser come metodo di stimolazione. Questo approccio tiene conto delle complesse interazioni tra fattori psicosociali e neurobiologici nella regolazione degli affetti.