Il tumore alla prostata e le novità più recenti

Pubblicato il: 30/10/2023 Editato da: Veronica Renzi il 02/11/2023

La prostata è una ghiandola che contribuisce a produrre una parte del liquido seminale rilasciato durante l’eiaculazione. Il carcinoma della prostata rappresenta il tumore più frequente tra la popolazione maschile. A parlarcene nel seguente articolo è il Dott. Raffaele Gambardella, esperto in Urologia a Napoli

Cause e sintomi del tumore alla prostata

Le cause della sua insorgenza sono tutt’oggi sconosciute. Alcuni fattori di rischio quali l’età avanzata, l'etnia afroamericana, la predisposizione familiare e fattori genetici (la mutazione di alcuni geni, come BRCA1 e BRCA2 o HPC1) e lo stile di vita (dieta ricca di grassi saturi) sono implicati nel suo sviluppo.

Nelle fasi iniziali, è spesso asintomatico. I sintomi si manifestano nelle fasi più avanzate della malattia e possono essere simili a condizioni diverse dal tumore, come la prostatite e l'IPB.

Prevenzione e diagnosi

In caso di familiarità, si consiglia di iniziare i controlli intorno ai 40 anni, in caso contrario la prevenzione ha inizio a partire dai 45-50 anni. Una visita urologica accompagnata dal controllo del PSA, permette di identificare i soggetti a rischio nei quali effettuare ulteriori accertamenti.

La diagnosi precoce consente di ricorrere ad interventi tempestivi e quindi di migliorare i risultati terapeutici.

Opzioni di trattamento

Il trattamento del tumore alla prostata dipende dallo stadio della malattia, dal grado di differenziazione cellulare (Gleason score), dal livello di PSA, dai sintomi, dall’età del paziente e dalle sue condizioni di salute generale. Se il tumore alla prostata è in una fase molto precoce e presenta un Gleason score basso, il paziente può decidere di ritardare il trattamento effettuando la cosiddetta sorveglianza attiva che mira ad evitare trattamenti non necessari per tumori innocui. Quando gli esami dimostrano che la malattia sta progredendo, si può optare per un trattamento, come la chirurgia o la radioterapia. La terapia chirurgica consiste nella prostatectomia radicale.

Questo trattamento è un'opzione per la cura del tumore prostatico localizzato e localmente avanzato. La radioterapia comporta l'uso di radiazioni. La fonte di radiazioni può essere esterna oppure si può inserire direttamente all'interno della prostata: in quest'ultimo caso si parla di brachiterapia. La terapia ormonale è spesso accompagnata da radioterapia, per aumentare le possibilità di successo del trattamento e ridurre il rischio di recidive. Può inoltre essere usata negli uomini con carcinoma della prostata avanzato per alleviare i sintomi, ridurre la massa tumorale e rallentare la proliferazione delle cellule neoplastiche.

Novità più recenti nella ricerca e nello sviluppo di terapie per il tumore alla prostata

Il carcinoma della prostata può progredire durante o dopo la terapia ormonale classica. In questi casi si parla di “carcinoma della prostata resistente alla castrazione”.

L’approvazione di numerosi nuovi agenti ha cambiato in maniera significativa la gestione dei pazienti con tumore della prostata non-metastatico e metastatico resistente alla castrazione prima o dopo la chemioterapia. Tutti questi agenti hanno dimostrato un significativo beneficio in termini di sopravvivenza rispetto al gruppo di controllo.

Urologia a Napoli

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