Insufficienza venosa: che cosa fare?
Autore:L’insufficienza venosa è un disturbo che colpisce il sistema venoso delle gambe, provocando problemi di circolazione sanguigna. Scopriamo insieme alla Dott.ssa Angela Terreni, specialista in Chirurgia Vascolare, le cause, i sintomi e la diagnosi di questa condizione e i possibili trattamenti
Da che cosa è provocata?
Le cause dell'insufficienza venosa possono variare, ma le più frequenti sono:
- Predisposizione genetica
- Obesità
- Stile di vita sedentario
- Gravidanza
- Invecchiamento
- Episodio di trombosi venosa profonda precedente
Quali sono i sintomi più comuni dell’insufficienza venosa?
L’insufficienza venosa si manifesta con una sintomatologia a carico degli arti inferiori e si può verificare:
- Gonfiore
- Pesantezza delle gambe
- Formicolii
- Prurito
- Bruciori
- Capillari in evidenza
- Alterazioni cutanee
- Crampi notturni
- Vene varicose
- Ulcerazioni
Come avviene la diagnosi di questa condizione?
Per la diagnosi bisogna rivolgersi a uno specialista in Chirurgia Vascolare o in Flebologia.
Il medico dovrà realizzare un’accurata anamnesi in cui raccoglierà tutti i dati clinici del paziente, tra cui la storia familiare e l’utilizzo di farmaci.
In seguito, verrà eseguito un esame fisico che consiste nell’ispezione visiva delle gambe o nella palpazione delle vene.
Si potranno eseguire anche alcuni test diagnostici specifici come:
- Ecografia Duplex: grazie agli ultrasuoni tale esame permette di visualizzare le vene e valutare il flusso sanguigno;
- Ecodoppler Venoso: consente di individuare aree di reflusso oppure occlusione nelle vene;
- Flebografia: tramite il mezzo di contrasto è possibile visualizzare il flusso delle vene con i raggi X;
- Test di compressione: è possibile valutare la funzionalità delle valvole venose;
- Test di resistenza venosa: si possono misurare la resistenza delle pareti venose e la velocità del flusso sanguigno.
Quali terapie utilizzare?
Il trattamento per l’insufficienza venosa prevede modifiche nello stile di vita, terapie conservative e, a volte, procedure chirurgiche.
Pertanto, tra le terapie conservative si trovano:
- Svolgimento di attività fisica regolare
- Utilizzo di calze o bendaggi compressivi
- Sollevamento delle gambe
- Assunzione di farmaci
Se questi trattamenti non sono sufficienti si può ricorrere all’intervento chirurgico. Tra le varie opzioni di intervento ci sono:
- Scleroterapia
- Ablazione endovenosa
- Chirurgia di stripping venoso