Ipertensione arteriosa: il Killer nascosto

Pubblicato il: 31/07/2023 Editato da: Alice Cattelan il 31/07/2023

L'ipertensione arteriosa è una condizione silenziosa ma pericolosa che colpisce milioni di persone in Italia. Valori costantemente alti possono danneggiare il cuore, le arterie, i reni e il cervello, aumentando il rischio di eventi cardiovascolari come infarti e ictus. Ce ne parla in questo articolo il Dott. Eugenio Genovesi, specialista in Cardiologia

Che cos'è l'ipertensione arteriosa e quali sono i livelli di pressione sanguigna considerati normali?

L’ipertensione arteriosa è una condizione che si verifica quando la pressione all’ interno delle arterie aumenta. I valori normali di pressione arteriosa sono 120-129 (sistolica)/80-84 (Diastolica). Si parla di ipertensione arteriosa quando i valori superano costantemente 140/90. All’aumentare i valori di ipertensione arteriosa aumenta proporzionalmente il rischio cardiovascolare. È una condizione che colpisce 15 milioni di persone in Italia (il 30% della popolazione) e determina 240 mila morti ogni anno.

Quali sono le principali cause dell'ipertensione arteriosa?

Le principali cause note di ipertensione sono multifattoriali: ci sono fattori di rischio non modificabili: fattori genetici (familiarità), età avanzata; e fattori di rischio modificabili: fattori ambientali (stress), nutrizionali (sovrappeso, alimentazione ricca di sodio), scarsa attività fisica, fumo e alcool.

Quali sono i sintomi dell'ipertensione arteriosa?

Valori di pressione molto alti possono determinare cefalea e debolezza. Ma la maggior parte delle volte, anche una ipertensione di grado moderato non determina sintomi e la diagnosi viene fatta casualmente o in circostante di eventi cardiovascolari (infarto, ictus ecc).

Quali sono i potenziali rischi e le complicanze associate all'ipertensione arteriosa?

Valori di pressione costantemente alti danneggiano l’apparato cardiovascolare:

  • causando l’indurimento delle pareti delle arterie
  • costringendo il cuore ad un lavoro maggiore;

Inoltre, l’ipertensione arteriosa affatica i reni e può provocare danni al cervello (ictus cerebrali).

Pertanto, l’ipertensione è un killer nascosto, può determinare eventi cardiovascolari come infarto, ictus ischemica/emorragico, insufficienza renale e scompenso cardiaco.

Quali sono le strategie di prevenzione e gli approcci di trattamento per l'ipertensione arteriosa?

Le strategie di prevenzione sono molto importanti per ridurre il rischio di insorgenza di ipertensione e le sue complicanze Tra queste vi sono le strategie di tipo non farmacologico e di tipo farmacologico. Vediamole insieme!

  • Strategie di tipo non farmacologico: riduzione del sovrappeso, dieta iposodica, riduzione del consumo di alcool, abolizione del fumo, adeguato esercizio fisico, adeguato controllo dello stress
  • Strategie di tipo farmacologico: quanto le modifiche dello stile di vita non sono Praticabili o non sono sufficienti ad abbassare i valori pressori si ricorre all’ utilizzo di farmaci. Ci sono molte classi di farmaci usate per abbassare la pressione e per ogni individuo è necessaria una terapia personalizzata sia in termini di efficacia sia in termini di tolleranza.
Cardiologia a Pescara

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