L'allergia al polline...non solo in primavera

L'allergia al polline...non solo in primavera

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

La rinite allergica è tipica nei perodi di impollinazione ma non solo. Infatti oggi le persone colpite da questo problema sono sempre di più, a causa di inquinamento ambientale e cambiamenti climatici. Per questo il nostro esperto in allergologia consiglia come affrontarla e prevenirla

 

Allergie multi-stagionali

Le allergie al polline sono diventate invece di stagionali, multi-stagionali. Questi tipi di allergia sono infatti molto presenti durante la primavera, ma anche in altre stagioni come l’inverno e l’estate. Quello che prima appariva solo durante un mese si è ora evoluto in un problema che appare da gennaio fino a luglio.

I fattori che hanno contribuito a questa multi-stagionalità sono l’aumento degli alberi ornamentali e l’aumento dell’uso di gasolio. Questi cambiamenti, molto presenti nelle grandi città, sono la chiave dell’aumento delle allergie apparse negli ultimi anni. Quando i gas diesel entrano in contatto con le proteine del polline, fanno in modo di incrementare le allergie. Per questo motivo nelle grandi città più contaminate, c’è una prevalenza della sensibilizzazione ai diversi tipi di polline. Nelle zone più contaminate infatti a volte l’allergia al polline è tre volte più grande che nelle zone rurali.

Allergie che si diversificano a seconda della zona geografica

Il tipo di allergia al polline varia a seconda della zona geografica in cui il paziente si trova. Infatti, mentre nel nord le allergie più importanti sono quella alla graminacea durante il mese di marzo, quelle che prevalgono nel sud sono le allergie ai cipressi e ai platani.

Per questo motivo e per evitare rischi, è molto importante che le persone che soffrono di allergia al polline siano al corrente della loro situazione quando viaggiano.

La predisposizione alle allergie

Le persone allergiche hanno una predisposizione genetica a questi sintomi. La predisposizione aumenta se la persona allergica ha genitori a loro volta allergici al polline. Un altro fattore che influisce sull’allergia è che la madre fumi tabacco durante la gravidanza.

La contaminazione tramite combustione del petrolio è un altro fattore che mette a rischio la qualità della vita dei soggetti allergici. Il cambio nel tipo di inquinamento atmosferico negli ultimi anni è stato impressionante, tanto da incrementare ancora di più la sensibilità delle persone al polline.

La rinite allergica, una delle manifestazioni più violente dell’allergia

La rinite allergica è una conseguenza molto aggressiva che colpisce i soggetti con allergia al polline. I sintomi sono gli stessi di quelli di un’influenza (congestione nasale, catarro…) e durano fino a quattro mesi. L’alterazione della qualità di vita che può provocare è considerata peggiore di quella subito dopo un infarto del miocardio.

Raccomandazioni e trattamenti per prevenire o alleviare le allergie

Per evitare le riniti allergiche, esistono tre trattamenti che risultano molto efficaci:

-La prevenzione: se possibile, è meglio che il paziente, durante i mesi più a rischio, si sposti in zone non-inquinate per non respirare in zone con troppa presenza di impollinazione.

-Trattamenti sintomatici: consiste nella somministrazione di corticosteroidi o simili farmaci per alleviare o migliorare le allergie. 

-Trattamenti curativi: questo tipo di trattamento modifica il sistema immunologico in modo permanente, diminuendo il grado di allergia dal 20% al 80%.

Inoltre ai trattamenti esistono dei consigli pratici per prevenire i rischi che hanno le persone allergiche come:

-Chiudere le finestre, evitare la campagna, stare vicino al mare… 

-Sapere quando iniziare e terminare il trattamento sintomatico

-Avere consigli da uno specialista per sapere con esattezza quali sono i casi in cui si soffra di più questi disturbi allergici. Questo fatto è di importanza cruciale, visto che da quello dipenderà in gran parte l’efficacia della vaccinazione. Infatti solo con un vaccino che contenga il tipo di polline corrispondente all’allergia del paziente si otterranno risultati efficaci e duraturi. 

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