Le deformità del rachide nell'età evolutiva: una panoramica completa

Le deformità del rachide nell'età evolutiva: una panoramica completa

Editato da: Serena Silvia Ponso il 20/11/2023

Le deformità del rachide nell'età evolutiva rappresentano un gruppo di patologie eterogenee, sia per quanto riguarda le cause che il decorso clinico. Alcune di queste deformità sono congenite, mentre altre sono idiopatiche e legate a un'alterazione dello sviluppo normale del rachide durante le diverse fasi dell'età evolutiva. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Sergio Monforte, specialista in Ortopedia Pediatrica

Classificazione delle deformità

Tutte le deformità del rachide vengono classificate in base all'ampiezza e alla direzione della curva, alla localizzazione del suo apice e alla causa eziopatogenetica. Di fronte a una deformità del rachide in età evolutiva, il clinico deve condurre un'attenta anamnesi personale e familiare. Questo approccio orienta lo specialista sulla natura della deformità, consentendo di determinare il rischio di progressione, la scelta terapeutica più adatta e la prognosi.

Screening clinico

Durante lo screening clinico, il paziente supino è valutato per diversi parametri clinici, tra cui la sopraelevazione delle spalle e delle scapole, il grado di obliquità del bacino e la simmetria dei triangoli della taglia. In ortostatismo e in posizione seduta vengono escluse possibili scoliosi dovute a eterometrie degli arti o ad alterazioni posturali. Il test di Adam, misurato in gradi e millimetri, fornisce indicazioni sulle curve scoliotiche. Altre valutazioni includono misurazioni antropometriche, la mobilità del rachide e la presenza di manifestazioni cutanee suggestive di patologie associate.

 

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Quali sono gli esami strumentali?

Nel sospetto clinico di scoliosi, un esame radiografico del rachide in ortostatismo nelle proiezioni anteroposteriore (AP) e latero-laterale (LL) è utile. La proiezione AP visualizza ampiezza e localizzazione della curva, l'indice di Risser, il grado di rotazione vertebrale e il bilanciamento coronale della curva. L'angolo di scoliosi, misurato con il metodo di Cobb, fornisce informazioni cruciali.

In proiezione LL si valuta l'entità della cifosi dorsale e della lordosi lombare. Punti di riferimento variabili possono essere utilizzati, ma è essenziale nel monitoraggio del paziente mantenere coerenza nei punti di riferimento. La Risonanza Magnetica Nucleare è indicata per scoliosi di ampiezza superiore ai 20°, curve toraciche atipiche e, quando sono sospettate, patologie associate al tubo neurale.

Conclusioni

In conclusione, l'approccio multidisciplinare che integra screening clinico ed esami strumentali è fondamentale per una corretta valutazione delle deformità del rachide nell'età evolutiva. Questo permette di adottare le terapie più idonee, predire il rischio di progressione e migliorare la prognosi complessiva del paziente.

 

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