Nevralgie: quante e quali sono?
Le nevralgie sono condizioni neurologiche che causano dolore acuto, spesso descritto come lancinante, bruciante o elettrico. Questo dolore si manifesta sempre lungo il decorso di un nervo danneggiato o irritato, ma a seconda del nervo coinvolto possono variare le aree interessate e la tipologia del dolore. Il Dott. Paolo Cappellotto, specialista in Neurochirurgia, si sofferma sulle diverse tipologie di nevralgie, i sintomi associati e le possibili opzioni di trattamento.
Tipologie principali di nevralgie
Esistono diverse forme di nevralgia, e tra le più comuni includiamo:
- Nevralgia del trigemino: è una delle forme più comuni e dolorose. Il nervo trigemino, che fornisce la sensibilità al volto, può essere coinvolto. I pazienti avvertono dolore improvviso e acuto, spesso in risposta a stimoli leggeri come parlare, masticare o lavarsi il viso. Il dolore si concentra tipicamente su una metà del viso e può durare pochi secondi o minuti, ma gli attacchi possono essere ripetuti più volte al giorno.
- Nevralgia post-erpetica: questa condizione si verifica come complicanza dell’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio). Dopo l’episodio iniziale, il virus può causare danni ai nervi, con conseguente dolore cronico e persistente nella zona colpita dall’eruzione cutanea. Il dolore può essere debilitante e persistere per mesi o anni.
- Nevralgia occipitale: coinvolge i nervi occipitali che decorrono dal collo alla parte posteriore della testa. Il dolore è solitamente localizzato nella parte posteriore del cranio, ma può estendersi fino agli occhi. Gli attacchi possono essere scatenati da movimenti del collo o pressioni sul nervo.
- Nevralgia intercostale: interessa i nervi che passano tra le costole e può causare dolore acuto nella zona del torace. Questa forma di nevralgia può essere scatenata da traumi, interventi chirurgici o infezioni.
Quali sono i sintomi?
I sintomi variano a seconda del nervo coinvolto, ma il segno distintivo è il dolore. Le caratteristiche del dolore possono includere:
- Intensità variabile: da lieve a estremamente doloroso.
- Localizzazione precisa: lungo il decorso del nervo coinvolto.
- Intermittente: episodi di dolore seguiti da periodi di sollievo.
- Scatenato da stimoli lievi: il dolore può essere provocato da attività quotidiane, come parlare o toccare l'area colpita.
Come vengono diagnosticate le nevralgie?
La diagnosi delle nevralgie si basa su una valutazione clinica approfondita. Il neurologo può effettuare test specifici per escludere altre cause di dolore, come infezioni, traumi o compressioni nervose. Esami come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC) possono essere utili per identificare eventuali anomalie strutturali.
Conclusione
Le nevralgie sono condizioni dolorose che possono compromettere la qualità della vita, ma con una diagnosi accurata e un trattamento tempestivo è possibile ottenere un sollievo significativo. Se si avvertono dolori improvvisi e intensi lungo un nervo è importante rivolgersi a un neurologo per una valutazione approfondita.