Esercizi cognitivi per trattare il deficit di attenzione e iperattività
Gli esercizi cognitivi rappresentano una terapia complementare per i bambini con ADHD, in quanto aiutano ad aumentare la motivazione e la costanza del piccolo paziente. Il nostro esperto in Psicologia ci spiega in che cosa consiste la stimolazione cognitiva
Che cosa s’intende per stimolazione cognitiva?
La stimolazione cognitiva è una procedura di riabilitazione utilizzata frequentemente per recuperare, standardizzare e/o migliorare la funzionalità cognitiva. È particolarmente indicata nei soggetti con deficit cognitivi ma, personalizzando la terapia, può offrire buoni risultati anche ad altri pazienti.
Esercizi cognitivi per bambini con ADHD
I bambini a cui viene diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) mostrano un atteggiamento impulsivo, un’eccessiva vivacità e mancanza di attenzione. Tutti questi comportamenti determinano un possibile fallimento sociale e scolastico nel bambino, per questo motivo sono stati ideati esercizi, addirittura applicazioni telefoniche che, attraverso giochi di vario genere, facilitano l’utilizzo delle capacità cognitive nei bambini con ADHD, senza che i piccoli se ne accorgano. Questi esercizi sono stati concepiti per bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni e ognuno deve eseguirne 3 al giorno.
Curare l’ADHD con divertimento e motivazione
Uno dei principali problemi che si presentano in persone con un deficit cognitivo è la mancanza di costanza quando si devono eseguire compiti che richiedono sforzo mentale. Migliorare la motivazione del bambino e mostrargli che un esercizio può essere divertente aumenta la sua costanza e offre risultati migliori rispetto ad altri metodi di stimolazione cerebrale.
Esercizi cognitivi: una terapia complementare
Questi esercizi cognitivi sono da considerare dei supporti terapeutici che possono essere associati ad altri tipi di trattamento (assunzione di farmaci, psicoterapia, ecc.). I genitori devono sapere che un bambino con ADHD deve essere seguito da uno specialista e che la terapia farmacologica e la psicoterapia sono i cardini del trattamento di questa condizione.