Obesità e rischio cardiovascolare: quale relazione?

Obesità e rischio cardiovascolare: quale relazione?

Editato da: Sharon Campolongo il 07/11/2023

Il sovrappeso e l’obesità influiscono negativamente sulla salute del cuore. Inoltre, spesso l’obesità si associa a ipercolesterolemia e diabete, quindi aumenta il rischio cardiovascolare. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo

Quanto influisce il peso sul cuore?

L'aumento di peso è sicuramente nemico del cuore, ma non tutti gli incrementi ponderali hanno la stessa pericolosità.

Infatti, l'accumulo di adipe a livello del tronco, tipico del sesso maschile e delle donne in fase post-menopausale, è più pericoloso per il cuore rispetto all'accumulo di grasso sulle cosce e sui fianchi tipico del sesso femminile. 

                               Quante tipologie di adipe esistono?

Ci sono diverse tipologie di adipe e si caratterizzano in base alla funzione, alla localizzazione e ai rischi correlati:

  • Grasso sottocutaneo: si tratta dell’adipe che si accumula sopra il muscolo, proprio sotto la pelle. Interessa soprattutto il gluteo, i fianchi e le cosce. Si tratta del 90% dei depositi di grasso;
  • Grasso viscerale: si situa all’interno della cavità addominale e circonda gli organi vitali come cuore, fegato e intestino. Questo grasso non è palpabile e può causare gravi rischi per la salute;
  • Grasso bruno: si tratta di un tipo di grasso speciale che aiuta il corpo a bruciare calorie. Si trova nelle zone delle spalle e del torace.

ragazzo con obesità

Quali sono le malattie cardiovascolari legate all’obesità?

Le principali malattie cardiovascolari legate all’obesità sono l'ipertensione arteriosa e la cardiopatia ischemica.

Inoltre, esiste un rapporto diretto fra numero di anni vissuti in condizione di obesità e lo stato delle arterie coronariche.

Cosa fare per prevenire le malattie cardiovascolari?

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia e l'obesità rappresenta sicuramente un fattore di rischio cardiovascolare primario. 

Per questo motivo, è necessario diminuire il peso corporeo al fine di un’effettiva riduzione del rischio cardiovascolare. Per conseguire questo obiettivo, è importante eseguire una restrizione calorica appropriata e razionale, accompagnata non solo da un’attività fisica regolare e continuata, ma anche da un’adeguata terapia psico-comportamentale ed eventualmente dall’assunzione di farmaci.

Quanto è importante l’alimentazione e l’attività fisica?

L'attività fisica di tipo aerobico di moderata intensità, come camminare, nuotare, associata ad un’alimentazione ipocalorica, ricca di fibre, ipoglicidica, ipolipidica, rappresenta un cardine nella terapia dell’obesità. 

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Bari