L'obesità e il sovrappeso a volte vengono intercambiati erroneamente perché in entrambi i casi è presente un accumulo eccessivo di grasso corporeo. Tuttavia, se il sovrappeso si riferisce a un aumento del peso corporeo rispetto a una misura standard, (l'indice di massa corporea - IMC), l'obesità è determinata da una quantità eccessiva di grasso corporeo, che può avere un impatto negativo sulla salute. Dell’obesità ce ne parla il Prof. Carlo Maria Rotella, Endocrinologo a Firenze e Sesto Fiorentino
Da cosa può essere causata l’obesità? Quali sono i fattori di rischio? È possibile prevenire l'obesità?
L'obesità può essere causata da una combinazione di fattori ambientali, genetici, metabolici e comportamentali. Alcuni fattori di rischio comuni sono:
- Fattori psicologici: ansia, stress, depressione o altri disturbi emotivi possono influire sull'aumento di peso e sui comportamenti alimentari.
- Alimentazione poco salutare: cibi ad alto contenuto calorico, cibi trasformati, zuccheri e grassi saturi possono contribuire all'accumulo di grasso corporeo.
- Stile di vita sedentario: la mancanza di attività fisica regolare può favorire l'accumulo di grasso corporeo e l'aumento di peso.
- Ereditarietà: l'obesità può essere determinata dai geni ereditati dai genitori.
Prevenire l’obesità è dunque possibile adottando uno stile di vita sano e seguendo una dieta varia ed equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, e povera di zuccheri aggiunti e di cibi ad alto contenuto calorico.
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Quando e come viene diagnosticata l’obesità?
L'obesità viene generalmente diagnosticata quando l'IMC è uguale o superiore a 30. L'IMC viene calcolato dividendo il peso in chilogrammi per l'altezza in metri al quadrato.
L'indice di massa corporea però fornisce un'informazione incompleta, dato che non misura direttamente il grasso corporeo e non distingue tra massa grassa e massa magra. È dunque essenziale che lo specialista (dietologo, nutrizionista o dietista) valuti lo stato psico-fisico e la storia clinica del paziente, la composizione corporea e la circonferenza addominale.
Per il paziente può essere anche utile compilare un proprio diario alimentare, grazie al quale segnerà le volte in cui mangia e beve appuntando l'ora, il tipo di alimento o bevanda assunti e il quantitativo. Potrà inoltre associare prima e dopo ogni pasto la presenza o meno della sensazione di fame e sazietà. Il diario dovrà inoltre contenere annotazioni sul movimento svolto nel corso della giornata, e le emozioni e i pensieri collegati all'alimentazione, capaci di influenzarla (rilassatezza, nervosismo, noia, divertimento).
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Come affrontare l’obesità? Quali sono le possibili terapie?
Per affrontare l’obesità è necessario mettere in atto un approccio multidisciplinare e personalizzato. Queste le possibili terapie:
- Modifiche dello stile di vita: il supporto psicologico e la consulenza possono essere d’aiuto per adottare e mantenere abitudini alimentari e stili di vita sani.
- Farmaci per la gestione del peso: In alcuni casi il medico può prescrivere farmaci che aiutano a bloccare l'assorbimento dei grassi, a ridurre l'appetito o a migliorare il metabolismo.
- Chirurgia bariatrica: può essere considerata nei casi di obesità grave, poiché permette di ridurre la dimensione dello stomaco oppure modifica il modo in cui il cibo viene assorbito, aiutando a perdere peso.
La scelta della terapia più adeguata dipende dalle caratteristiche del paziente, dalla presenza di altre patologie, dalle preferenze personali e dalla risposta alle terapie precedenti. È necessario dunque un approccio personalizzato da parte del medico specialista e un costante impegno da parte del paziente per adottare uno stile di vita sano.
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