In Fisioterapia si utilizzano le onde d’urto per ottenere determinati effetti benefici. Ma scopriamo in che cosa consistono e per quali patologie vengono impiegate in questo breve articolo
Che cosa sono le onde d’urto?
Si tratta di onde acustiche ad alta energia, che sono capaci di propagarsi nei tessuti in una sequenza veloce e ripetuta, e si differenziano tra onde d’urto focali e quelle radiali.
Le prime agiscono in una zona specifica e ben definita; mentre quelle radiali si irradiano su tutta la superficie trattata.
Generalmente, si utilizzano per:
- Ridurre il dolore
- Diminuire l’infiammazione
- Stimolare la riparazione di tendini ed ossa
Infatti, le onde d’urto si basano sulla trasformazione di stimoli meccanici in segnali biochimici o biomolecolari.
Quindi, le onde d’urto hanno un effetto non solo antinfiammatorio, ma anche antidolorifico e anti-edema, ossia contrasta il gonfiore. Infatti, le onde d’urto servono a stimolare la riparazione tissutale.
Quando utilizzare le onde d’urto radiali?
Con le onde d’urto radiali si possono trattare:
- Epicondilite del gomito
- Fascite plantare con sperone calcaneare
- Tendinopatie del ginocchio
- Tendinopatia del tendine d’Achille
- Tendinite cronica di De Quervain
- Tendinopatia calcifica della spalla
- Tendinopatia trocanterica con calcificazioni
Quali sono le controindicazioni delle onde d’urto?
Si sconsigliano le onde d’urto in caso di:
- Tumori cutanei
- Assunzione di farmaci anticoagulanti
- Cartilagine di accrescimento
- Malattie della coagulazione del sangue
- Gravidanza
- Ferite aperte e ulcere (nella zona da trattare)
Come applicare le onde d’urto radiali?
Il trattamento prevede dalle 3 alle 6 sedute, che hanno durata di circa 10-15 minuti; la dosimetria dei colpi si stabilisce in base al soggetto, fase dell’infiammazione e zona da trattare.
Ovviamente, come accade per ogni terapia, le onde d’urto si eseguono solo dopo un’attenta valutazione.