Scritto da: Dott. Andrea Tringali Gastroenterologo a Roma
I calcoli delle vie biliari sono formazioni solide che possono causare notevoli dolori e complicazioni. Il Dott. Andrea Tringali, esperto in Gastroenterologia a Roma, ci offre una panoramica completa sui calcoli delle vie biliari, le loro cause e le opzioni di trattamento disponibili
Le vie biliari
Le vie biliari hanno il compito essenziale di trasportare la bile dal fegato all'intestino. Questa rete, che ricorda l'aspetto di un albero, vede il fegato come la chioma e il coledoco, o la via biliare principale, come il tronco. Pertanto si parla anche di "albero biliare".
Le cause dei calcoli biliari
I calcoli delle vie biliari possono avere diverse origini. Nella maggior parte dei casi, questi calcoli provengono dalla colecisti e raggiungono l'albero biliare durante un episodio di colica biliare. In casi più rari, i calcoli si formano direttamente all'interno dell'albero biliare, spesso in presenza di stenosi (restringimenti), che possono essere benigni, maligni o congeniti.
Prevenzione
Contrariamente a molte aspettative, la prevenzione dei calcoli delle vie biliari non è attualmente possibile. Mentre molti potrebbero pensare che la dieta o la quantità d'acqua consumata durante il giorno possano avere un impatto sulla formazione dei calcoli biliari, in realtà, né la dieta né il tipo o la quantità d'acqua consumata svolgono un ruolo significativo nella prevenzione dei calcoli.
Trattamento
La presenza di calcoli biliari richiede un'attenzione particolare. L'approccio terapeutico di prima scelta è mini-invasivo ed endoscopico, eseguito attraverso la CPRE, una procedura che avviene passando dalla bocca del paziente. Questa tecnica si rivela efficace nella maggior parte dei casi. La decisione di procedere con l'intervento per rimuovere i calcoli biliari dipende dai sintomi presentati dal paziente, come ittero, dolore o febbre alta. Tuttavia, anche nei pazienti asintomatici, l'intervento è indicato dalle linee guida internazionali a causa dell'alto rischio di sviluppare sintomi in futuro.
