Piede diabetico: una temuta complicanza del diabete

Piede diabetico: una temuta complicanza del diabete

Editato da: Antonietta Rizzotti il 20/03/2023

Il piede diabetico è una condizione che si verifica come conseguenza della patologia diabetica. L’International Diabetes Federation stima che circa l’8% della popolazione adulta ha il diabete, e il numero dei pazienti è destinato ad aumentare in maniera significativa nei prossimi 20 anni. Il piede diabetico è una condizione che si verifica come conseguenza della patologia diabetica. Circa il 15% dei diabetici sviluppano nella loro vita delle ulcere agli arti inferiori, con alto rischio di amputazioni nel primo anno dalla diagnosi. Circa l’80% di queste ulcere hanno come causa un ridotto flusso di sangue al piede dovuto a lesioni e chiusura dei vasi sanguigni. Il Dott. Gianluca Cangiano, esperto in Radiologia Vascolare a Napoli, ci aiuta a capire meglio

Quali sono le conseguenze delle lesioni vascolari degli arti inferiori nei diabetici?

Le lesioni vascolari degli arti inferiori nei diabetici possono determinare a lungo andare delle modifiche strutturali e funzionali che riguardano il piede (“Piede Diabetico”), favorendo la formazione di ulcere e infezioni che possono determinare alla lunga l’amputazione dell’arto, intervento gravato tra l’altro da alto tasso di mortalità.

Piedi in primo piano


Il piede diabetico colpisce in genere pazienti con lunga durata di malattia, cui possono associarsi frequentemente altre problematiche cliniche come:

  • Cardiopatia ischemica
  • Alterazione della funzione renale
  • Lesioni dei vasi arteriosi cerebrali con conseguenti ictus, alterazioni oculari

Considerando questa condizione di alta comorbilità, di carattere soprattutto cardiovascolare, non è utile spostare l’attenzione solo sulle lesioni a carico del piede ma considerare il paziente nella sua totalità, non tralasciando le differenti situazioni cliniche che possono condizionare la vita del paziente.

Sui pazienti con Piede Diabetico che hanno bisogno di una rivascolarizzazione dell’arto, come evidenziato da Linee Guida recenti, è indicato in primo luogo l’intervento per via endovascolare per la sua mininvasività, per l’applicazione di tecniche avanzate e per la disponibilità di materiali di ultima generazione.

Rispetto all’approccio chirurgico tradizionale, molto spesso non praticabile per le condizioni cliniche di questa categoria di malati, questa procedura è rapidamente risolutiva favorendo rapidamente la guarigione.

 

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In cosa consiste il trattamento endovascolare?

Il trattamento endovascolare consiste in un approccio mininvasivo che prevede una puntura all’inguine attraverso la quale, utilizzando dei fili guida e palloncini molto sottili, si arriva a riaprire le arterie della gamba e del piede in modo da incrementare l’apporto di sangue lì dove si sono formate le lesioni ulcerative.

Rispetto alla complessa procedura chirurgia di by-pass, questo trattamento può essere eseguito in tempi ospedalieri ridotti e in anestesia locale, e soprattutto è una tecnica riproducibile anche in tempi ravvicinati proprio per la sua mininvasività.

 

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Radiologia a Napoli