Scopriamo insieme l'importanza delle paratiroidi per la salute del nostro corpo
Autore:In questo articolo insieme al Dott. Manlio Cabria, esperto in Medicina Nucleare, parleremo delle paratiroidi, cioè quattro ghiandole situate nel collo che producono l'ormone paratormone (PTH). Questo ormone regola la concentrazione di calcio nel sangue e quando queste ghiandole non funzionano correttamente, si possono verificare problemi come l'iperparatiroidismo e l'ipoparatiroidismo
Cosa sono le paratiroidi?
Le paratiroidi sono quattro ghiandole situate nel collo e si chiamano così perché sono adiacenti alla tiroide. Producono un ormone denominato paratormone (PTH) che regola la concentrazione del calcio (calcemia) nel sangue: quando la calcemia diminuisce il PTH aumenta e viceversa.
Livelli normali di calcio nel sangue sono importanti perché permettono una buona contrazione muscolare, una buona funzione dei nervi e una normale coagulazione.
Cosa accade quando le paratiroidi non funzionano correttamente?
Le paratiroidi malate non funzionano correttamente ed allora si parla di:
- Iperparatiroidismo primario quando producono ormone in eccesso e nella grande maggioranza di casi la causa è un “adenoma” malattia tumorale benigna, molto raramente può trattarsi di un “adenocarcinoma” allora maligno, ma in meno del 1% di casi;
- Ipoparatiroidismo, meno frequente del precedente, di solito dovuto all’accidentale asportazione chirurgica delle ghiandole in seguito ad intervento sulla tiroide o raramente congenito associato ad altre sindromi.
Come si diagnostica l’Iperparatiroidismo?
L’Iperparatiroidismo si diagnostica in base ai sintomi riferiti dal paziente, tra i più frequenti: debolezza, difficoltà alla concentrazione, depressione, perdita dell’appetito, dolori osteo-articolari, fratture scheletriche.
Oltre alla sintomatologia la diagnosi si avvale di esami specifici del sangue, delle urine, sulla scintigrafia delle paratiroidi, sull’ecotomografia del collo e più recentemente sulla PET-Colina.
E come si diagnostica l’Ipoparatiroidismo?
L’Ipoparatiroidismo si diagnostica sempre in base ai sintomi riferiti dal paziente: formicolii/pizzicori al viso ed alle dita di mani e piedi, spasmi e crampi muscolari, unghie fragili, capelli e pelle secchi.
Oltre ai sintomi la diagnosi si basa sugli esami specifici del sangue e su una corretta raccolta delle notizie cliniche del paziente.
Quali sono i trattamenti?
Per quanto riguarda i trattamenti terapeutici ogni caso fa storia a sé, è indispensabile un’attenta valutazione globale della situazione, in linea di massima il problema dell’iperparatiroidismo si risolve chirurgicamente, ma quando indicata, è anche disponibile una terapia farmacologica.
L’ipoparatirodismo si avvale invece sempre del trattamento medico con farmaci a base di calcio, fondamentale anche una dieta ricca di calcio, e vitamina D nella sua forma attivata (Calcitriolo).
È doveroso ricordare che esistono altri tipi di iperparatiroidismo non dovuti primitivamente ad una malattia delle paratiroidi ed allora si parla di: Iperparatiroidismo secondario quando la causa è un’insufficienza renale, un malassorbimento intestinale o un deficit di Vitamina D e Iperparatiroidismo terziario quando è una conseguenza della precedente forma se presente da molto tempo.