Tumore alla vescica: la seconda neoplasia urologica più frequente!

Tumore alla vescica: la seconda neoplasia urologica più frequente!

Editato da: Alice Cattelan il 19/09/2023

Il tumore vescicale è abbastanza frequente in Italia, essendo il secondo tumore urologico per frequenza, e rappresenta il 3% di tutti i tumori. Vediamo insieme di cosa si tratta!

Quanto è diffuso il tumore alla vescica?

Il tumore alla vescica è il secondo tumore urologico per frequenza e rappresenta il 3% di tutti i tumori. È tre volte più frequente negli uomini rispetto alle donne e colpisce soprattutto soggetti tra i 60-70 anni d’età.

Quali sono le cause del tumore alla vescica?

Vi sono alcuni fattori che possono aumentare il rischio di tumore alla vescica:

  • Età, poichè è un tumore raro prima dei 40 anni, nella maggior parte dei casi si manifesta dopo i 65 anni;
  • Sesso, come già detto in precedenza, questo è un tumore che si presenta con una percentuale nettamente superiore negli uomini;
  • Fumo di sigaretta, è il principale fattore di rischio, poiché le sostanze contenute nel fumo vengono assorbite dal sangue e si raccolgono nell’urina;
  • Esposizione professionale ad alcune sostanze come avviene per i lavoratori dell’industria tessile, coloranti, gomma e cuoio;
  • Esposizione a radiazioni;
  • Infiammazioni croniche della vescica, come ad esempio infezioni alle vie urinarie o cistiti.

Perché è importante non sottovalutare i sintomi?

Il sintomo più frequente con cui si manifesta è l’ematuria, ossia l’emissione di sangue con le urine; a volte può avvenire anche una sola volta per poi scomparire per tempo e ripresentarsi successivamente quando il problema si è aggravato, ragion per cui non va mai sottovalutato. Se si dovesse vedere sangue nelle urine, rivolgersi immediatamente al proprio medico, a maggior ragione se non si avvertono altri sintomi. Una semplice ecografia può aiutare a fare la diagnosi, seguita da una visita urologica.

Come trattare il tumore alla vescica?

Il tumore alla vescica viene sottoposto di norma ad intervento di resezione endoscopica transuretrale, cioè l’asportazione senza dover tagliare, attraverso l’uretra (il canale urinario) e successiva analisi istologica che consente di stabilire la gravità del problema.


Vi sono infatti tumori molto aggressivi ed altri meno. Nei casi più gravi purtroppo si deve ricorrere all’asportazione dell’organo e sua ricostruzione.

Quanto è efficace l’intervento?

L’intervento endoscopico non sempre risolve completamente il problema, infatti la neoplasia può recidivare, ragion per cui spesso si deve ricorrere ad installazioni endovescicali di farmaci per ridurre il rischio di recidive. Nei casi avanzati, sottoposti quindi ad asportazione della vescica (cistectomia e derivazione urinaria) possono essere necessarie cure chemioterapiche.

Urologia a Casale Monferrato