Tumore del pancreas: il cosiddetto “killer silenzioso”
Il pancreas è una ghiandola che si trova nella parte superiore dell’addome. Possiede una forma di cono allungato ed è costituita da quattro parti, ossia testa, istmo, corpo e coda. Questa ghiandola svolge due funzioni importantissime, utili per il funzionamento sia del sistema digerente sia del sistema endocrino. Purtroppo anche il pancreas può essere colpito da una neoplasia. Approfondiamo questo tema nel seguente articolo
Che cos’è il tumore del pancreas?
Si tratta di un tumore molto aggressivo che nasce per lo più dalle cellule che formano i dotti pancreatici (carcinoma duttale).
Invece, il 5% dei carcinomi pancreatici nasce dalle cellule acinari del pancreas.
Vi sono poi i tumori neuroendocrini del pancreas che hanno un’aggressività biologica minore.
Da cosa è causato?
Tra i fattori di rischio includono:
- Il fumo
- L’obesità
- Il diabete
- Una dieta ricca di grassi
- L’età
- I casi di carcinoma pancreatico in famiglia
- Le pancreatiti
- La famigliarità per malattie genetiche che possono aumentare il rischio di tumori
Perché è considerato un “killer silenzioso”?
Purtroppo il carcinoma pancreatico nella maggior parte dei casi viene diagnosticato quando la malattia è in fase già avanzata e non operabile, in particolare nei casi in cui la malattia è localizzata alla coda o al corpo del pancreas.
I sintomi tardivi sono:
- Il dolore addominale, tipicamente irradiato alla schiena
- L’insorgenza di un diabete e calo ponderale
In alcuni casi più favorevoli, quando la malattia è localizzata alla testa ed insorge in corrispondenza della via biliare può causare un ittero ostruttivo, cioè un colorito giallo della cute con urine scure “color marsala” e feci bianche, per un aumento della bilirubina nel sangue. In questi casi talora è possibile una diagnosi relativamente precoce, perché il tumore può dare questo tipo di sintomo anche quando è di piccole dimensioni.
È possibile curare il tumore del pancreas?
È sicuramente possibile curare il tumore al pancreas, ma le possibilità di cura sono inversamente proporzionali al grado di diffusione della malattia.
Quando la malattia presenta metastasi a distanza (fegato, peritoneo, polmone o osso) la terapia di scelta è la Chemioterapia.
Quando la malattia è localizzata al pancreas o ai linfonodi vicini ad esso, senza infiltrare strutture vascolari importanti la terapia di scelta è chirurgica.
La Chirurgia può essere preceduta comunque da una breve Chemioterapia che ha la finalità di stabilizzare o di ridurre la malattia.
Gli interventi che si vanno ad eseguire dipendono dalla localizzazione del tumore al pancreas.
Per i tumori della testa l’intervento è la Duodenocefalo-Pancreasectomia che consiste nell’asportazione della testa del pancreas unitamente al duodeno, alla colecisti e ad un tratto di via biliare. Si tratta di un intervento complesso che deve essere eseguito in Centri ad Alta Specializzazione che hanno a disposizione le competenze (ad esempio la Radiologia Interventistica) in grado di trattare eventuali complicanze postoperatorie.
Per i tumori del corpo-coda viene eseguita la Splenopancreasectomia, ovvero l’asportazione della coda ed eventualmente del corpo del pancreas, unitamente alla milza, mentre per tumori a bassa aggressività come i tumori neuroendocrini (NET) può essere presa in considerazione l’asportazione della coda pancreatica con conservazione della milza.
Nella chirurgia dei tumori pancreatici, soprattutto per quelli del corpo-coda, può essere considerato l’approccio mininvasivo robotico o laparoscopico.