Tumore del polmone e screening
Una campagna di screening è volta alla diagnosi precoce di un qualcosa, nel nostro caso di un tumore del polmone. Ne abbiamo parlato con il Prof. Stefano Margaritora, esperto in Chirurgia Toracica a Roma
Che cos’è una campagna di screening e a chi si rivolge?
Uno screening si rivolge alle persone considerate particolarmente a rischio di sviluppare un tumore del polmone. In genere si arruolano nello screening persone con età superiore ai 55 anni e che fumino (o abbiano fumato) circa 20 sigarette al giorno per 20 anni (o 10 sigarette al giorno per 40 anni).
È caldamente consigliato arruolarsi in uno screening se si è forti fumatori perché la diagnosi precoce di un tumore del polmone è ancora oggi l’unica possibilità di “guarire” da questa pericolosissima malattia.
Gli screening effettuati fino ad oggi hanno permesso di aumentare le diagnosi precoci nella popolazione “a rischio”, con un netto miglioramento delle sopravvivenze a distanza.
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In cosa consiste lo screening?
Ad oggi lo screening per la diagnosi precoce di un tumore del polmone è effettuato con una TAC del Torace ad alta risoluzione e basso dosaggio di radiazioni, senza mezzo di contrasto.
Quali sono le ultime novità per la diagnosi precoce del tumore al polmone?
Le ultime novità sono rappresentate dalla ricerca di “segnali precoci” della presenza di un cancro nel polmone da ricercare o nel sangue (“cosiddetta “biopsia liquida”) o nel respiro (PneumoPIPE).
A tutt’oggi nessuno studio ha mostrato la capacità di evidenziare con certezza piccolissimi tumori del polmone con questi metodi. Sicuramente nel prossimo decennio, dati gli incoraggianti risultati, si riuscirà ad arrivare anche a questo.
Perché è importante la prevenzione del tumore al polmone?
Ogni anno in Italia muoiono circa 45.000 persone di cancro del polmone e purtroppo il 70% delle diagnosi viene fatta quando il tumore è ormai molto avanzato e quindi difficile da curare.
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