Il tumore della prostata rappresenta una delle neoplasie più frequenti nel sesso maschile ed è relazionato con l’età. Generalmente, il tumore della prostata si sviluppa lentamente e vi è un tasso di sopravvivenza a 5 anni in più del 95% dei casi. Tuttavia, esistono forme più aggressive che colpiscono i tessuti circostanti. Approfondiamo quali sono i fattori di rischio, i sintomi e la diagnosi, cercando di capire come funziona il nuovo farmaco presente sul mercato, che è in grado di mantenere attiva la funzione sessuale dell’uomo
Da che cosa è provocato il tumore alla prostata?
Le cause di questo tumore non sono del tutto conosciute, ma insorge in seguito alla mutazione di cellule nel DNA, che proliferano in maniera anomala e generano una neoplasia.
Tra i fattori di rischio, si trovano:
- Età: in pazienti a partire dai 65 anni
- Familiarità
- Obesità
- Dieta ricca di grassi saturi
Come si manifesta?
All’inizio il tumore della prostata è asintomatico; tuttavia, una volta sviluppato può causare sintomi urinari da compressione delle strutture circostanzi:
- Difficoltà a urinare
- Bisogno di urinare spesso
- Dolore quando si urina
- Sensazione di non riuscire a svuotare la vescica
- Sangue nelle urine o nello sperma
A quali esami sottoporsi per ottenere una corretta diagnosi?
Si può effettuare una diagnosi precoce mediante un’analisi del sangue che misura il PSA, ovvero l’antigene prostatico specifico.
Altri esami che si possono realizzare includono:
- Esplorazione rettale
- Ecografia prostatica ad alta risoluzione
- RMN prostatica multiparametrica
- Biopsia prostatica
- Scintigrafia ossea
- Tomografia Assiale Computerizzata
- PET Total Body con PSMA
È possibile trattare il tumore della prostata senza utilizzare la cosiddetta castrazione farmacologica?
Sì, oggi è possibile grazie all’uso di un nuovo farmaco. Ma in che modo?
Questo farmaco a base di enzalutamide è un anti-androgeno di nuova generazione, che evita di abbattere i livelli di testosterone e, quindi, di creare una condizione di andropausa nell’uomo con la conseguente perdita della funzione sessuale e della libido.
Pertanto, secondo alcuni studi, questa nuova terapia risulta essere più efficace, senza deteriorare la qualità di vita del paziente.
Per ulteriori approfondimenti riguardo allo studio sull’efficacia della terapia con enzalutamide puoi leggere il PDF: “Rassegna stampa TUMORE PROSTATA: RISCHIO DI RECIDIVA FINO AL 40% DEI CASI ANCHE DOPO 10 ANNI CON LA NUOVA TERAPIA ENZALUTAMIDE NON COMPROMESSE LE FUNZIONI SESSUALI”.