Tumore dello stomaco: che cosa fare?

Tumore dello stomaco: che cosa fare?

Editato da: Sharon Campolongo il 22/03/2023

Lo stomaco fa parte dell’apparato digerente, si localizza nei quadranti addominali superiori e si interpone tra esofago ed intestino. A livello dello stomaco, in particolare vengono digeriti i grassi e le proteine. Cosa succede quando lo stomaco si ammala? Scopriamolo in questo breve articolo

Tumore dello stomaco: di che cosa si tratta?

Il tumore dello stomaco consiste in una trasformazione delle cellule della mucosa gastrica in cellule anormali che crescono senza controllo.

Il tumore dello stomaco è uno dei più comuni in tutto il mondo, si riscontra più frequentemente in Asia orientale e in Europa orientale; in Italia si stima che ogni anno vengano diagnosticati più di 8.000 tumori allo stomaco negli uomini e più di 6.000 nelle donne. Negli ultimi anni fortunatamente si è assistito ad un affinamento delle tecniche diagnostiche e ad una maggiore capacità di andare ad agire su alcuni fattori di rischio come l’infezione da Helicobacter pylori, lo stile alimentare e le condizioni ambientali.

Quali sono le cause del tumore dello stomaco?

Si tratta di una patologia multifattoriale quindi non è possibile identificare una singola causa.

Sicuramente l'alimentazione ha un ruolo importante. Bisognerebbe evitare amidi, grassi e cibi conservati sott’olio, sotto sale o affumicati ed il consumo eccessivo di alcolici. Come anche da evitare è il fumo di sigaretta.

Una diretta correlazione con questa patologia tumorale si ha invece con l’Helicobacter pylori, un batterio che riesce a sopravvivere nello stomaco, nonostante l’ambiente molto acido.

Esiste poi un certo grado di familiarità che contribuisce alla genesi della malattia.

Quali sono i sintomi più frequenti di questa neoplasia?

All'inizio, il tumore dello stomaco potrebbe non causare alcun sintomo. Quando il tumore dello stomaco provoca sintomi, essi possono includere:

  • Perdita di peso
  • Dolore addominale, soprattutto nei quadranti superiori
  • Perdita di appetito
  • Sensazione di sazietà dopo aver mangiato una piccola quantità di cibo
  • Nausea
  • Problemi nella deglutizione
  • Astenia

Tutti questi sintomi possono anche essere causati da condizioni diverse dal tumore dello stomaco. Per tale ragione occorre effettuare una serie di esami diagnostici:

  • Esami del sangue;
  • Endoscopia delle alte vie digerenti (Gastroscopia): questo è l’esame più spesso eseguito per il tumore dello stomaco. Durante questo esame, il medico inserisce un tubo sottile con una telecamera e una luce all'estremità nella bocca e da lì raggiunge lo stomaco. Ciò consente al medico di guardare il rivestimento interno dello stomaco, ovvero la mucosa gastrica. Tale esame permette inoltre di eseguire una biopsia. Durante una biopsia, il medico preleva un piccolo campione di tessuto da un'area dello stomaco dall'aspetto anormale. Questo reperto viene poi osservato al microscopio per ottenere una diagnosi istologica.
  • Ecoendoscopia (un’ecografia fatta dall’interno del lume dello stomaco) serve a definire con precisione quanto in profondità la patologia interessi la parete dello stomaco;
  • TC addome, ovvero un esame radiologico dell’addome che permette, attraverso anche l’utilizzo del mezzo di contrasto, di ottenere informazioni più dettagliate e completare la stadiazione della patologia;
  • PET con 18 FDG per valutare la presenza di altre sedi di malattia in altri distretti del corpo.

Ad oggi in Italia non è previsto uno screening sulla popolazione generale, ovvero non si consiglia alle persone che non hanno sintomi e non rientrano in categorie ad alto rischio (pregressa chirurgia sullo stomaco o casi di patologie gastriche in famiglia) di sottoporsi a una Gastroscopia.

Che tipo di trattamento viene impiegato?

In base all’analisi del campione bioptico ed agli esami radiologici si procede con la stadiazione del tumore.Sulla base dello stadio di malattia il tumore dello stomaco si divide in early (iniziale) o advanced (avanzato).

Il trattamento più appropriato dipenderà dal tipo e dallo stadio del tumore dello stomaco e, in secondo luogo, dalle altre patologie associate del paziente.

L’adenocarcinoma gastrico ha origine dalle cellule della mucosa gastrica. In base alle sue caratteristiche istologiche, può essere classificato in intestinale o diffuso:

  • Il tipo intestinale si associa alla trasformazione dell’epitelio gastrico in epitelio intestinale (metaplasia intestinale). Generalmente queste lesioni appaiono come polipi e possono determinare una diffusa infiltrazione della parete dello stomaco;
  • Il tipo diffuso origina dalla normale mucosa gastrica (senza metaplasia) e penetra profondamente negli strati tissutali delle pareti dello stomaco espandendosi lateralmente e dando luogo a ulcere. Quando si osserva questo tumore al microscopio, caratteristicamente, si possono evidenziare cellule con una morfologia ben definita che le rende simili a un anello con una pietra incastonata: vengono infatti definite cellule "ad anello con castone".

donna che soffre di cancro

Il trattamento a scopo curativo per questa patologia ad oggi è l’intervento chirurgico.

Durante l'intervento chirurgico, in base alla localizzazione della malattia (se prossimale, in vicinanza dell’esofago, o distale, in vicinanza dell’intestino) potrebbe essere rimossa una parte o tutto lo stomaco. Se venisse rimossa solo una parte dello stomaco, il paziente dovrebbe essere in grado di nutrirsi in modo normale. Se invece l'asportazione dello stomaco fosse totale, si renderebbe necessaria una alimentazione con piccoli pasti frequenti, con cibi con basso livello di zuccheri ed elevato livello di grassi e proteine.

Al trattamento chirurgico si accompagna, per gli stadi più avanzati, la chemioterapia. La chemioterapia è il termine medico per identificare la somministrazione di medicinali che uccidono le cellule tumorali o ne impediscono la crescita. Tale Chemioterapia può essere somministrata prima o dopo l’intervento chirurgico in base alla stadiazione iniziale. Può essere assunta sia in forma di compresse, sia tramite delle infusioni endovenose del farmaco.

Per alcuni tumori prossimali è previsto anche l’impiego della Radioterapia.

A questi trattamenti si accompagna infine l’immunoterapia, ovvero la somministrazione di medicinali che agiscono con il sistema immunitario per fermare la crescita del cancro. Dopo il trattamento, è molto importante eseguire gli esami di follow-up, quali esami del sangue, Endoscopia ed esami radiologici per controllare il buon esito dei trattamenti.

Chirurgia Generale a Roma