Un problema scomodo: il seno tuberoso

Un problema scomodo: il seno tuberoso

Editato da: Karin Mosca il 23/01/2024

Il seno tuberoso è una malformazione della mammella dovuta ad un disturbo della ghiandola mammaria. Con l’aiuto dell’esperto in Chirurgia Plastica ed Estetica, vediamo quali sono i trattamenti per poter trattare chirurgicamente questa deformità

I seni tuberosi sono legati ad una patologia ereditaria: quale ruolo ha la genetica?

Innanzitutto, occorre specificare che il seno tuberoso non rappresenta una patologia: è solamente l’alterazione della forma della mammella.

L’incidenza dell’eredità genetica è limitata e alcuni studi recenti non hanno evidenziato alcuna associazione tra questo tipo di alterazione e fattori ereditari.

Generalmente questa forma del seno può presentarsi in due sorelle, senza che la madre abbia lo stesso problema. Pertanto, è possibile affermare con sicurezza che la mammella tuberosa non è ereditaria.

Quali sono le particolarità anatomiche della mammella tuberosa (pelle, forma, alterazioni interne)?

La mammella tuberosa è abbastanza semplice da diagnosticare. Il nome è dato dalla forma a "patata" e presenta alcune caratteristiche particolari: le areole risultano essere molto grandi, i capezzoli tendono verso il basso, il tessuto areolare è denso e la dimensione del seno non è particolarmente grande.

Per questo motivo, al fine di correggerne la forma, sarà necessario modellare il seno in modo tale da avere lo spazio necessario per impiantare la protesi.

L’intervento chirurgico per trattare il seno tuberoso è doloroso? 

No, l’intervento non presenta particolari disturbi. L’unico rischio è di tipo estetico, ovvero occorre rivolgersi ad un chirurgo esperto per avere risultati soddisfacenti.

L’intervento per trattare il seno tuberoso è legato a motivi estetici o anche a ragioni mediche?

Generalmente, il fattore estetico è quello predominante. Non sono state riscontrate patologie associate alle mammelle tuberose.

Il trattamento varia in funzione della forma della mammella?

Ogni paziente ha mammelle di forma differente, pertanto le deformità sono molteplici. È necessario adattare l’intervento chirurgico all’esigenze della paziente.

In genere, anche nei casi in cui l’areola è di dimensioni significative, non viene asportata alcuna parte della mammella: si incide proprio questa zona e, dietro la ghiandola mammaria, si interviene sulla capsula responsabile della deformità del seno. In questo modo l’intera zona pettorale si rilassa ed è possibile impiantare la protesi correggendo sia forma che volume.

Tra le tecniche più utilizzate in questi casi si trovano:

  • Mastopessi: conosciuta anche come "lifting del seno", si tratta di una chirurgia che ha l'obiettivo di risollevare un seno cadente oppure modificare sia forma che dimensione dell'areola;
  • Mastoplastica additiva: è un intervento che si realizza su un seno poco sviluppato o leggermente cadente per aumentarne il volume;
  • Lipofilling: si tratta di una chirurgia che consiste nella rimozione di tessuto adiposo del paziente e re-inserito in altre zone anatomiche svuotate o prive di volume.
Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva a Roma