Epilessia notturna
Dott. Vittorio Sciruicchio - Neurologia
Creato il: 28/05/2018
Cos’è l’epilessia notturna?
L'epilessia notturna, conosciuta anche col nome di epilessia notturna autosomica dominante del lobo frontale o ADNFLE (“Autosomal Dominant Nocturnal Frontal Lobe Epilepsy”) è una patologia neurologica caratterizzata da crisi epilettiche durante il sonno. Queste crisi si manifestano generalmente con movimenti di arti e a volte emissione di urla ed insorgono soprattutto in età pediatrica, migliorando con il passare degli anni. Le funzioni cognitive non vengono danneggiate ma chi ne soffre può sviluppare disturbi psichiatrici e/o difficoltà intellettuali.
Sintomi dell’epilessia notturna
L’epilessia notturna si manifesta con convulsioni, movimenti ed emissione di suoni, a volte anche urla. Generalmente una crisi è preceduta da sintomi specifici:
- Nausea
- Tremore
- Sensazione di cadere o essere spinto
- Iperventilazione o mancanza di respiro
Diagnosi dell’epilessia notturna
L’epilessia notturna viene diagnosticata basandosi sull’osservazione clinica. In alcuni casi si può richiedere l’esecuzione di un elettroencefalogramma o un’analisi genetica per identificare delle mutazioni nei geni.
Quali sono le cause dell’epilessia notturna?
L’epilessia notturna è una patologia rara ed ereditaria: il genitore che possiede una mutazione del gene CHRNA2, CHRNA4 o CHRNB2 ha il 50% di probabilità di trasmetterlo ai figli.
Trattamenti per l’epilessia notturna
La terapia più utilizzata per curare l’epilessia notturna si basa sull’assunzione di farmaci anticonvulsanti, anche se alcuni pazienti sviluppano nel tempo una resistenza a questo medicamento.
A quale specialista rivolgersi?
Lo specialista a cui rivolgersi in caso di epilessia notturna è un Neurologo, uno Psichiatra o un Neuropsichiatra.