A cosa serve la chirurgia mitralica?

A cosa serve la chirurgia mitralica?

Editato da: Marta Buonomano il 27/04/2023

Il Prof. Domenico Paparella, esperto in Cardiochirurgia a Bari, ci spiega per quali patologie è indicata la chirurgia mitralica e in cosa consiste l’intervento

Cos’è la valvola mitralica e quale funzione svolge?

La valvola mitrale separa l’atrio sinistro dal ventricolo sinistro. Si chiude nel momento di massima contrazione del ventricolo sinistro (sistole), garantendo che il flusso ematico sia anterogrado, diretto dal ventricolo verso l’aorta.

Da quali disturbi può essere colpita la valvola mitralica?

La valvola mitrale può essere oggetto di insufficienza o di stenosi. Oggi la più frequente tipologia di patologia a carico della valvola mitrale è l’insufficienza. Può interessare anche giovani adulti, si manifesta più frequentemente tra i 50 e 70 anni di età.

L’insufficienza mitralica può essere causata da alterazioni anatomiche delle strutture valvolari (prolasso, rottura di corde tendinee), da alterazioni fibrotiche dei tessuti o, più raramente, a causa di infezioni.

Quando la valvola non si chiude più correttamente, il sangue, durante la contrazione del ventricolo sinistro, rigurgita in atrio sinistro. Questo può determinare accumulo di liquidi nel polmone, aritmie cardiache ed ingrandimento del cuore.

mela intagliata a forma di cuore

La stenosi mitralica, oggi più rara nei paesi a più alto sviluppo socio-economico, determina un ostacolo al passaggio di sangue dall’atrio al ventricolo sinistro. Si determina quindi un incremento delle pressioni polmonari, accumulo di liquidi nel polmone ed aritmie cardiache.

In cosa consiste la chirurgia mitralica?

In molti dei casi in cui è necessario intervenire, la mitrale può essere riparata. La riparazione mitralica è da preferire alla sostituzione con protesi perché non richiede specifica terapia anticoagulante e perché può essere più duratura.

Nei casi in cui il tessuto valvolare non consente la riparazione si può intervenire con impianto di protesi biologiche o meccaniche. La scelta del tipo di protesi tiene conto prevalentemente dell’età del paziente oltre che della volontà del paziente.

Come si svolge il post-operatorio?

In genere la degenza postoperatoria in ospedale è di 5-6 giorni. Durante questo periodo il paziente riacquista la propria autonomia.

Nei pazienti più anziani può essere necessario un periodo di riabilitazione. Il ritorno alla vita di tutti i giorni è molto soggettivo ma in genere avviene dopo un mese.

 

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: “Approccio mininvasivo in Cardiochirurgia: quando è indicato?”.

Cardiochirurgia a Bari