Adenocarcinoma del pancreas: un killer silenzioso

Adenocarcinoma del pancreas: un killer silenzioso

Editato da: Marta Buonomano il 03/01/2024

Il nostro esperto in Gastroenterologia a Roma, il Dott. Alberto Leonardo Larghi, ci spiega per quale motivo il tumore al pancreas, conosciuto anche come adenocarcinoma duttale del pancreas, è considerato una patologia da non sottovalutare

Che cos’è il tumore del pancreas?

L’adenocarcinoma duttale del pancreas (ACDP) è un tumore che colpisce solo in Italia più di 10.000 persone ogni anno e tra 10 anni rappresenterà la seconda causa di morte per tumore nei Paesi occidentali.

donna che si tocca l'area del pancreas provando dolore

Da cosa è causato?

L’esatto meccanismo per cui questo tumore si sviluppa non è noto. Tuttavia sono conosciuti alcuni fattori associati ad aumentato rischio, di cui il più importante è il fumo di sigaretta. Altri fattori di rischio includono una dieta ricca di grassi e povera di frutta e verdura, l’obesità e la ridotta attività fisica.

Perché è considerato un killer silenzioso?

L’ACDP viene definito come un killer silenzioso, in quanto nelle fasi precoci è spesso asintomatico, mentre la comparsa dei sintomi si manifesta solitamente in fase avanzata, senza possibilità di cura. I sintomi più comuni sono l’astenia, il dolore addominale irradiato posteriormente, l’ittero, ossia un colorito giallastro della cute, e il calo ponderale.

Le indagini utili al fine di porre la diagnosi sono l’ecografia dell’addome seguita dalla TC o la risonanza magnetica, che servono a valutare l’estensione della malattia (cioè la presenza di metastasi a distanza) e i rapporti del tumore con le strutture vascolari loco-regionali (importanti per determinare la possibilità di eseguire o meno l’intervento chirurgico).

L’esame di prima scelta per raggiungere la diagnosi istopatologica di certezza è l’ecoendoscopia, esame eseguito con uno strumento endoscopico sulla cui punta è presente una sonda ecografica che permette una visualizzazione molto precisa del pancreas e l’esecuzione di biopsie sotto visione ecografica diretta per raggiungere la diagnosi istologica.

È possibile curare il tumore del pancreas?

ragazza con le mani sui fianchi che osserva il proprio corpo

La chirurgia rappresenta l’unica speranza di cura, ma soltanto il 15% dei pazienti al momento della diagnosi risultano operabili. I pazienti con tumore confinato al pancreas ma non resecabile chirurgicamente vengono trattati con la chemioterapia neoadiuvante, che in circa il 25-30% determina regressione della massa tumorale rendendo possibile l’intervento chirurgico. Tuttavia, per i pazienti non candidabili a chirurgia l’aspettativa di vita a 5 anni è inferiore all’5%.

Attualmente presso l’Unità di Endoscopia Digestiva del Policlinico Gemelli di Roma, per i pazienti non operabili, sono in fase di sperimentazione approcci terapeutici alternativi, quali l’ablazione locale con radiofrequenza o laser eseguita sotto guida ecoendoscopica associata o meno a nuovi approcci farmacologici. Questi studi sono eseguiti nell’ambito di protocolli di ricerca ben definiti dopo approvazione del comitato etico. Inoltre, è in corso di valutazione se i diversi sottotipi di ACDP, recentemente evidenziati attraverso la sequenziazione del genoma pancreatico, abbiano un impatto sulla risposta alle diverse terapie e sulla sopravvivenza dei pazienti con questo tumore altamente letale.

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