Allergia, intolleranza alimentare o qualcos’altro?

Allergia, intolleranza alimentare o qualcos’altro?

Editato da: Alice Cattelan il 04/10/2023

Nonostante vi sia stata un'evoluzione nel diffondere le conoscenze mediche anche a coloro che non operano nel campo sanitario, perdura ancora notevole confusione riguardo ai meccanismi sottostanti le reazioni avverse agli alimenti. Ce ne parla in questo articolo il Dott. Giancarlo Sandri, specialista in Scienze dell'Alimentazione

Che differenza c’è tra allergia e intolleranza alimentare?

Nonostante il miglioramento della diffusione delle conoscenze mediche anche a chi non esercita una professione sanitaria, rimane molta confusione sui meccanismi che sono alla base delle reazioni avverse agli alimenti. Questa mancata chiarezza genera ansia nelle persone che, a fronte di disturbi intestinali di vario tipo ritengono di essere affetti da un’allergia o un’intolleranza agli alimenti (e spesso ad entrambi!). E le fake news si sprecano sui vari social, aumentando dubbi e preoccupazioni. In effetti, si pensa, tutto quello che ingeriamo con l’alimentazione passa poi nel sangue e raggiunge quindi tutti gli organi, e quindi perché il mio mal di pancia o le mie macchie sulla pelle non potrebbero essere la conseguenza di una allergia o di una intolleranza a ciò che mangio?

Quali sono i sintomi delle allergie e delle intolleranze agli alimenti?

Bisogna precisare che le due situazioni hanno un’origine completamente diversa. L’allergia alimentare è del tutto simile come meccanismo patologico a quella respiratoria, che è più diffusa. Molecole che introduciamo con gli alimenti quando vengono a contatto con cellule del sangue o degli organi provocano nei soggetti “allergici” talvolta una reazione (prurito, gonfiore della mucosa della bocca o della pelle, dolore addominale con feci meno consistenti o francamente liquide) provocata da un incontro tra uno o più allergeni e l’anticorpo ad esso specifico. La stessa reazione quindi, spesso con gli stessi sintomi, della più nota allergia ai pollini (allergia respiratoria).

Nelle intolleranze invece la reazione immunitaria non c’entra nulla ed i disturbi sono provocati da difficoltà ad assorbire e metabolizzare la molecola “incriminata”. Un esempio tipico è quello della diffusa intolleranza al lattosio, che è lo zucchero contenuto nel latte, e nei suoi derivati, delle diverse specie di mammiferi e che interessa circa il 30% della popolazione, mentre le vere allergie alimentari non superano il 10% nei bambini e il 5% degli adulti. Spesso i disturbi attribuiti alle reazioni avverse agli alimenti sono determinati da un intestino irritabile, molto più diffuso nella popolazione, specialmente nelle donne, che ha cause completamente differenti e in cui ciò che mangiamo non c’entra nulla. Cosa fare nel dubbio?

Come fare una diagnosi di allergia o intolleranza alimentare?

Quando si sospetta una reazione avversa ad uno o più alimenti occorre, come sempre, sottoporsi ad una visita medica fatta da uno specialista in nutrizione clinica o gastroenterologia che potrà confermare la diagnosi per prescrivendo eventualmente ulteriori accertamenti con analisi del sangue o strumentali. Si potrà così avere una diagnosi corretta che porterà ad adottare comportamenti alimentari idonei che spesso evitano l’uso di farmaci costosi e non efficaci.

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