BPCO: la malattia che ruba il respiro
Il Prof. Andrea Rossi, esperto in Pneumologia a Verona, ci spiega cosa fare in caso di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), una patologia spesso causata dal fumo
Cos’è la BPCO?
La BPCO è una malattia dei polmoni caratterizzata da infiammazione e distruzione del tessuto polmonare con conseguente ostruzione al flusso aereo e riduzione della capacità di ventilazione. È una delle manifestazioni della senescenza precoce. Ne sono colpiti circa il 6% delle popolazione adulta, con aumento al 12-15% nella fascia di età oltre i 50 anni. Poiché la causa principale della BPCO è l’abitudine al fumo di sigaretta, la prevalenza di BPCO nei fumatori arriva al 40%. Nei pazienti con diagnosi di BPCO, il 20% possono essere non fumatori. Sono infatti fattori di rischio anche l’inquinamento atmosferico, domestico e le infezioni respiratorie in età infantile.
Sintomi e Diagnosi della BPCO
Il sintomo principale della BPCO è una progressiva mancanza di respiro (dispnea: una sgradevole sensazione di respirazione difficoltosa), prima per sforzi di una certa intensità, come salire piani di scale, e poi per sforzi sempre più leggeri fino al semplice camminare. Spesso la BPCO è associata alla Bronchite Cronica che si manifesta con tosse e catarro, soprattutto al mattino. La BPCO è sempre associata ad enfisema polmonare. La diagnosi di BPCO si ottiene con la spirometria, obbligatoriamente.
Cosa fare in caso di BPCO?
La terapia della BPCO è composta da 3 fasi:
- Cessazione dell’abitudine al fumo
- Acquisizione di abitudini di vita più sane (esercizio fisico ed alimentazione)
- Assunzioni regolare di farmaci per via inalatoria, soprattutto broncodilatatori.
In tutti i soggetti con diagnosi di BPCO è fortemente consigliata la vaccinazione antinfluenzale. La terapia può rallentare in maniera decisiva la naturale progressione della BPCO verso l’insufficienza respiratoria e la carenza cronica di ossigeno.