Chirurgia coronarica: una soluzione per le malattie delle arterie coronarie

Pubblicato il: 29/06/2023 Editato da: Serena Silvia Ponso il 29/06/2023

Il bypass aortocoronarico è un intervento chirurgico che viene utilizzato per trattare le malattie delle arterie coronarie, quelle che forniscono sangue al cuore. Ce ne parla il Dott. Piergiorgio Bruno, specialista in Cardiochirurgia

Quando si esegue la chirurgia coronarica?

La chirurgia coronarica è necessaria quando, a causa di placche aterosclerotiche, le arterie coronarie si ostruiscono a tal punto da ridurre il flusso sanguigno al cuore e causare sintomi (dolore toracico, affanno), o facendo aumentare il rischio di infarto miocardico.

L'intervento di bypass coronarico prevede la creazione di nuovi percorsi per il flusso sanguigno mediante l'utilizzo di condotti prelevati da altre parti del corpo. In questo modo si “bypassano” le arterie coronarie bloccate e si ripristina un adeguato apporto di sangue al cuore.

 

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Quali sono i tipi di interventi chirurgici coronarici più diffusi?

La rivascolarizzazione coronarica può essere eseguita attraverso due modalità: il bypass aortocoronarico (CABG) e l'angioplastica coronarica con stent.

Il bypass aortocoronarico è un vero e proprio intervento chirurgico. Durante l'intervento il chirurgo preleva uno o più vasi sanguigni sani (di solito un'arteria dal petto o dal braccio, o una vena dalla gamba) e li collega, come un ponte, all'aorta e all’arteria coronaria, a valle del punto di ostruzione. In questo modo si crea un nuovo percorso per il flusso sanguigno, bypassando le arterie coronarie malate.

L'angioplastica coronarica con stent, invece, è una procedura percutanea nella quale un catetere viene inserito in un'arteria periferica e fatto avanzare fino al cuore. Il catetere viene successivamente guidato fino all'arteria coronarica ostruita, dove viene gonfiato un palloncino per ripristinare il flusso sanguigno e dilatare l'arteria. Alla fine viene posizionato uno stent metallico per mantenere l'arteria aperta.

Esistono dei fattori di rischio associati alla chirurgia coronarica?

Così come qualsiasi procedura chirurgica, esistono delle condizioni che aumentano il rischio di un intervento di bypass aortocoronarico. Tra i più comuni vi è l'età avanzata, la severità della malattia coronarica e la presenza di altre patologie associate pre-esistenti. La presenza di uno o più di questi fattori potrebbe aumentare il rischio di complicanze postoperatorie come sanguinamento, insufficienza cardiaca o insufficienza respiratoria.

Tuttavia, è importante sottolineare che i rischi specifici possono variare da paziente a paziente, e sarà il chirurgo a valutare attentamente la situazione clinica di ciascun individuo prima di effettuare l'intervento.

 

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Cardiochirurgia a Roma

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