La Dott.ssa Marta Cavalli, specialista in Chirurgia Generale a Milano ed esperta in Chirurgia ricostruttiva della parete addominale, ci parla delle diverse tecniche di intervento dell’ernia inguinale e delle norme da adottare nel post-operatorio
Cos’è l’ernia inguinale?
L'ernia inguinale è una condizione comune che si verifica quando un'area debole nella parete addominale consente all'intestino di sporgere attraverso un'apertura. Questa protrusione può causare dolore e disagio, e spesso richiede un intervento chirurgico per essere risolta in modo permanente.
L'intervento chirurgico per l'ernia inguinale
L'intervento chirurgico per l'ernia inguinale viene eseguito per riparare la parete addominale e riposizionare l'intestino nella sua posizione corretta.
Ci sono diverse tecniche chirurgiche utilizzate per questo scopo, l’intervento open (con una piccola incisione cutanea), la chirurgia laparoscopica (con piccoli buchini) e la chirurgia laparoscopica robotica:
- La chirurgia open può essere eseguita in anestesia locale, si esegua una piccola incisione e, ridotta l’ernia, si posiziona una rete e protesi che, come una maglia, contiene l’ernia e rinforza tutta la regione inguinale;
- La chirurgia laparoscopica coinvolge l'utilizzo di una telecamera. Gli strumenti chirurgici vengono inseriti attraverso piccole incisioni nell'addome. Questo approccio minimamente invasivo richiede l’anestesia generale e anche in questo caso viene posizionata una protesi, non a contatto con i visceri;
- L’approccio robotico è una forma di laparoscopia avanzata, che richiede l’utilizzo del robot. Entrambe queste tecniche vengono di solito utilizzate nei casi di ernia inguinale bilaterale o recidiva.
Rischi e complicanze
Gli effettivi rischi di questo intervento sono minimi, quasi inesistenti. Come per qualsiasi altra ferita chirurgica c’è tuttavia la possibilità di incorrere in complicanze quali infezione, ematoma o accumulazione di liquidi. Il dolore si avverte nei primi giorni dopo l’intervento in occasione dei movimenti o colpi di tosse o starnuti, ma è sempre ben controllato dalla terapia antidolorifica. Nei centri specializzati il rischio di recidiva è nettamente contenuto (< 0,04%) come quello di nevralgia cronica postoperatoria (<1%).
Consigli per affrontare il post-operatorio della chirurgia dell’ernia inguinale
Nei primi giorni (7) bisogna condurre una vita attiva evitando di fare sport ad alto rischio e di sollevare pesi eccessivi. Si può tornare a condurre una vita normale il giorno successivo l’intervento chirurgico, mentre i professionisti dello sport dovranno aspettare circa due settimane.