Chirurgia della parete addominale: le ernie
Grazie al Dott. Enrico Lauro, scopriamo quando è necessario intervenire chirurgicamente sulle ernie addominali, quali sono i rischi e cos’è la tailored surgery
Ernie della parete addominale: come si formano e quali sono le più comuni
Le ernie sono determinate dalla fuoriuscita di parte del contenuto addominale attraverso delle aree di debolezza della parete muscolare.
Tra i principali fattori predisponenti vi sono la lassità del tessuto connettivo, il fumo di sigaretta, l’obesità, le malattie del collagene, l’aumento della pressione endoaddominale (gravidanze, ascite e surplus ponderale).
Le ernie più comuni della parete addominale sono:
- Ernie inguinali e crurali (radice della coscia);
- Ernie ombelicali;
- Le ernie epigastriche (tra ombelico e sterno);
- Ernie di Spigelio (lateralmente all’ombelico).
Sintomi ed implicazioni
Generalmente, le ernie si presentano come delle tumefazioni apprezzabili nelle comuni sedi di formazione di tali patologie o su pregressi accessi chirurgici (laparoceli).
Sotto sforzo queste tumefazioni tendono ad aumentare di volume per poi diminuire a riposo.
Il rischio maggiore che un paziente affetto da ernia può correre è che essa vada incontro ad intasamento (mancata progressione del contenuto intestinale lungo il tratto di intestino erniato), incarceramento (ernia che non è possibile far rientrare in addome) e strozzamento (sofferenza vascolare del contenuto).
In questi casi la sintomatologia è generalmente molto spiccata e, spesso, si rende necessario un intervento chirurgico urgente.
Intervento chirurgico: tipologie e controindicazioni
Se le condizioni cliniche del paziente lo consentono, si consiglia di programmare un intervento di plastica erniaria in elezione, ovvero programmato, in modo da scongiurare possibili complicanze acute future.
Esistono controindicazioni alla chirurgia, poiché non sempre è possibile sottoporre un paziente a intervento di plastica addominale. Sono questi i casi di pazienti con importanti patologie associate, gravati da un rischio peri-operatorio elevato.
Gli interventi di plastica erniaria possono essere eseguiti per via tradizionale (in anestesia locale, spinale o generale) con utilizzo di accessi chirurgici ampi, o per via mininvasiva (in anestesia generale) attraverso delle incisioni chirurgiche molto più contenute. Gli interventi mininvasivi permettono una ripresa più veloce.
Indifferentemente dal tipo di intervento proposto, sia esso mininvasivo o tradizionale, vengono utilizzate delle protesi (mesh) per rinforzare l’area dove si è creata l’ernia.
Tailored Surgery: la chirurgia su misura per ogni paziente
Le caratteristiche di ogni ernia (dimensioni, sede, contenuto erniato, presenza di recidive), assieme a quelle del paziente (età, sesso, indice di massa corporea, copatologie) vanno valutate per individuare la strategia operatoria migliore, scegliendo il tipo di tecnica e di materiali da utilizzare caso per caso.
Si parla così di tailored surgery, ovvero di chirurgia su misura per ogni paziente.
Per questo motivo è importante affidarsi a esperti del settore che sappiano guidare il paziente nel percorso di cura che meglio si addice alle proprie caratteristiche e necessità.
Le complicanze più frequenti in campo di chirurgia erniaria possono essere di tipo precoce (sanguinamento, lesioni dei vasi spermatici e del dotto deferente e infezioni) o tardive (dolore cronico, recidive e sieromi).
Un chirurgo specialista in ricostruzione dei difetti della parete addominale è addestrato a minimizzare e a gestire al meglio l’eventuale insorgenza di complicanze, siano esse precoci o tardive.