Chirurgia della Tiroide, di cosa si tratta?

Autore: Dott. Marco Radici
Pubblicato: | Aggiornato: 07/04/2023
Editor: Alice Cattelan

La tiroide è una ghiandola di piccole dimensioni situata nel collo e deputata alla produzione di ormoni che agiscono sul metabolismo energetico e del calcio. A volte bisogna asportarla e in questo articolo il Dott. Marco Radici, esperto in Otorinolaringoiatria, ci spiega quando è necessaria la Chirurgia alla Tiroide

Quando è necessario ricorrere alla chirurgia della tiroide?

L’intervento chirurgico di asportazione della tiroide viene chiamato tiroidectomia e può divenire necessario in tre casi:

  • In presenza di tumori, che possono essere benigni sottoforma di noduli o maligni;
  • In presenza di struma o gozzo, che può comprimere gli organi vicini causando una sensazione di soffocamento o ingombro, e addirittura difficoltà a respirare;
  • Infine, quando vi è un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei, che non è possibile trattare con terapia medica.

 

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In cosa consiste la tiroidectomia?

Per intervenire sulla tiroide è necessario accedere dalla regione anteriore della base del collo e avviene sotto anestesia generale. La tiroidectomia può consistere nell’asportazione totale o parziale della tiroide. È bene sapere che, nel caso di tiroidectomia totale, è necessario pianificare una terapia farmacologica per integrare gli ormoni tiroidei sinteticamente, poiché senza tiroide e di conseguenza i suoi ormoni non è possibile vivere.
Quando parliamo di tiroidectomia parziale, facciamo riferimento a due tipologie di intervento:

  • Istmectomia: viene rimossa la regione centrale della tiroide che si trova tra i due lobi, chiamata istmo;
  • Emitiroidectomia: consiste nella rimozione di uno dei due lobi e dell’istmo.

Come ci si prepara alla tiroidectomia?

Per questo intervento non ci sono particolari preparazioni, ma, essendo l’intervento nella maggioranza dei casi sotto anestesia generale è necessario digiunare nel giorno dell’intervento o dalla sera precedente. Se questo non avviene l’intervento viene annullato e rinviato poiché, la presenza di cibo nello stomaco, potrebbe portare a soffocamento.
Nel caso di tiroidectomia da ipertiroidismo, il paziente viene trattato nei precedenti 10-14 giorni con un preparato farmacologico che ha sia il compito di inibire la sintesi di ormoni tiroidei, che rendere maggiormente compatto il pachiderma ghiandolare evitando così al paziente di perdere ingenti quantità di sangue.

 

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Dott. Marco Radici
Otorinolaringoiatria

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