Colposcopia, come e perché farla!
La Colposcopia è un esame effettuato dal medico ginecologo, volto ad indagare possibili anomalie, segni di infezione e la presenza di lesioni preneoplastiche o di tumori del basso tratto genitale femminile. Vediamo insieme di cosa si tratta in questo articolo!
Cos’è la Colposcopia?
L’esame della Colposcopia è un esame di screening di secondo livello che esplora principalmente la cervice uterina, ma con lo stesso strumento, il colposcopio, si valuta anche la vulva e le pareti vaginali. Lo scopo è quello di individuare le eventuali alterazioni della mucosa che riveste i genitali, i possibili segni di infezioni o le alterazioni riconducibili a lesioni pre- o tumorali sia benigne che maligne.
Questo è un esame di approfondimento dopo la positività delle indagini di primo livello come Pap test e HPV test (questi ultimi sono una grande famiglia di virus alcuni dei quali sono responsabili delle alterazioni delle cellule della cervice uterina e non solo).
Contribuisce inoltre ad indagare la causa di sanguinamenti anomali spontanei o con comparsa successiva a rapporti sessuali o la presenza di neoformazioni delle aree esplorate.
Cos’è il Colposcopio?
Il colposcopio è uno strumento ottico dotato di una serie di lenti a vario ingrandimento che viene posizionato fuori dalla vagina e che permette di osservare nel dettaglio la mucosa del basso tratto genitale femminile.
Quali sono le condizioni opportune per svolgere il test?
Questo è di semplice esecuzione, non comporta rischi per la donna e non richiede preparazione o l’utilizzo di anestesia.
Ci sono però alcuni accorgimenti da tenere presente prima di effettuare l’esame:
- È necessario eseguire l’esame quando non è presente il flusso mestruale;
- Non inserire ovuli o candelette nelle 24-48 ore che precedono l’esame;
- Non avere rapporti sessuali nelle 24-48 ore prima dell’esame;
- Nel caso di una gravidanza in corso o sospetta avvisare il medico;
- Riportare al medico recenti infezioni vaginali, cervicali o pelviche;
- Informare il medico di terapie farmacologiche in atto, ad esempio farmaci antiaggreganti o anti coagulanti.
Come si svolge l’esame?
Questo esame è di tipo ambulatoriale e la sua durata varia tra i 10 e i 15 minuti. Alla paziente viene chiesto di stendersi su un lettino, come quando si effettua una visita ginecologica o l'esecuzione di un prelievo per un Pap test, il medico utilizza lo speculum, uno strumento che distende le pareti vaginali e che permette di osservare il collo dell'utero e le pareti vaginali.
Per effettuare la colposcopia è necessario applicare sul collo dell’utero un reagente a base di acido acetico e/o una soluzione iodata (soluzione di Lugol) che permettono allo specialista di studiare le eventuali reazioni che possono comparire sulla mucosa del collo uterino.
Questo esame non causa dolore a parte, raramente, una sensazione di lieve bruciore soprattutto se la mucosa risulta essere infiammata.
Come comportarsi dopo l’esame?
Dal momento che la colposcopia non è un esame invasivo, una volta concluso, è possibile riprendere le normali attività senza alcuna limitazione.
Nei due giorni successivi all’esame si potrebbero verificare lievi perdite di sangue, come a volte accade dopo l’esecuzione del Pap test.
Normalmente, si raccomanda di attendere la fine delle perdite di sangue per riprendere l’attività sessuale.