Conoscere la calcolosi renale e ureterale: dalla diagnosi al trattamento

Pubblicato il: 29/03/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 29/03/2024

La calcolosi renale e ureterale rappresenta una sfida crescente per la salute pubblica che richiede un'approfondita comprensione e gestione. Attraverso le sue competenze e l'esperienza clinica nel campo dell’Endourologia, il Dott. Alberto De Gobbi fornisce una visione chiara su questa patologia, offrendo soluzioni terapeutiche a coloro che ne sono affetti

 

Cos’è la calcolosi renale e uretrale?

La calcolosi renale e ureterale, detta anche nefrolitiasi, è l’accumulo di sali di alcuni componenti come calcio, acido urico, ossalato, o proteine, come cistina, nelle urine, con conseguente possibile sviluppo di cristalli di dimensioni sempre maggiori sino a diventare veri e proprie “pietre”, quindi calcoli.

calcoli renali

Quali sono le cause?

La calcolosi renale è sempre più diffusa nella popolazione. Tra le cause vi sono la scarsa idratazione, la dieta, il metabolismo e lo stile di vita oltre a fattori genetici e di predisposizione familiare.

 

Quali sono i sintomi?

La manifestazione clinica più comune è rappresentata dalla colica renale, un dolore acuto molto forte al fianco, che si può associare ad altri sintomi o segni come la febbre e il sangue nelle urine. A volte però le manifestazioni cliniche sono subdole, e il paziente purtroppo arriva alla valutazione urologica con una calcolosi già complicata e l’organo renale parzialmente compromesso. Nei casi peggiori la calcolosi può far perdere la funzione di un rene, creare insufficienza renale o addirittura il decesso nei casi di setticemie da calcolo ostruttivo.

 

Come si realizza la diagnosi?

La diagnosi viene effettuata con TAC addome (meglio se con mezzo di contrasto), spesso preceduta da una ecografia, esame di diagnostica di primo livello. L’esame delle urine e l’urinocoltura, come un profilo ematochimico danno inoltre importanti informazioni.

 

Quali sono le opzioni di trattamento?

Il trattamento della calcolosi reno ureterale è in continua evoluzione, e gli ultimi progressi tecnologici e clinici hanno portato al trattamento endourologico miniinvasivo ureterorenoscopico e percutaneo della calcolosi, con utilizzo di energia laser e strumenti balistici/ultrasonori:

  • Trattamento endourologico: basato sull’utilizzo di strumenti endoscopici flessibili (ureterorenoscopi), che raggiungono anche le cavità renali più nascoste, e su tecniche miniinvasive percutanee che permettono il diretto accesso renale con un piccolo forellino a paziente sveglio in anestesia loco regionale, richiede elevata competenza ed elevata esperienza specialistica nel settore dell’Endourologia.
  • Laser di ultima generazione: consentono, in mani esperte, la frammentazione e addirittura la polverizzazione dei calcoli, lavorando in spazi millimetrici ad elevatissima precisione.
  • Energia balistica e ultrasonora: associata all’aspirazione dei frammenti attraverso nefroscopi percutanei, consente la rimozione anche di calcoli molto grandi senza la necessità di dover effettuare una chirurgia invasiva e/o tradizionale per il paziente.

 

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È possibile prevenire la calcolosi renale?

La calcolosi renale può essere prevenuta con una adeguata idratazione e un corretto stile di vita, dieta compresa, e può essere meglio curata con una diagnosi precoce.

Una persona con calcoli renali grazie all’endourologo può essere efficacemente curata, prevenendo anche la maggior parte delle complicanze della patologia. Un accurato follow up con urologo e radiologo nel tempo riduce nettamente il rischio di recidive e preserva la funzione renale del paziente con calcolosi.

Urologia a Camposampiero

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