Quando cammini e ti senti come se fossi su una barca oppure se senti come punture di spilli e formicolio in testa o lungo gli arti non sempre si tratta di una patologia del sistema nervoso, perché è possibile che si tratti di un disturbo di conversione. Approfondiamo questo tema con il Dott. Giovanni Cuccia, specialista in Neurologia
Quando si parla di disturbo di conversione?
Per disturbo di conversione, conosciuto anche come disturbo da sintomi neurologici funzionali, si intende una forma di somatizzazione dove un disturbo mentale si presenta come un sintomo fisico simile a quello di una patologia del sistema nervoso.
La causa di questo disturbo è relazionata a fattori mentali come:
- Stress
- Traumi psicologici
- Tensioni emotive
- Conflitto
Come si manifesta il disturbo di conversione?
La sintomatologia può essere sia sensoriale che motoria e può compromettere lo svolgimento della vita quotidiana del paziente:
- Debolezza
- Formicolio negli arti
- Sensazione di nodo alla gola
- Tremori
- Perdita di sensibilità tattile
- Allucinazioni
- Difficoltà nella deglutizione
- Convulsioni
- Cecità
- Sordità
- Allucinazioni
In che modo avviene la diagnosi?
La diagnosi del disturbo di conversione avviene attraverso un’accurata anamnesi del paziente, in cui bisogna escludere un legame tra i sintomi e la presenza di qualsiasi patologia del sistema nervoso.
Che cosa fare in caso di disturbo di conversione?
Si consiglia di rivolgersi ad uno specialista in Neurologia affinché possa determinare l’assenza di patologie neurologiche.
Una volta stabilita la diagnosi, è possibile procedere con il trattamento che sarà di tipo psicoterapeutico e cognitivo-comportamentale.
A volte anche l’ipnosi può aiutare il paziente e risolvere la sintomatologia.
Generalmente tale condizione ha una breve durata e i soggetti più predisposti sono le donne.