L’endometriosi è una patologia benigna, purtroppo spesso invalidante per via della sintomatologia dolorosa, che consiste nella localizzazione ectopica (cioè lontana dalla sua normale sede intrauterina) di tessuto endometriale, cioè del tessuto che riveste internamente la cavità endometriale. Ce ne parla il Prof. Giuseppe Vizzielli, esperto in Ginecologia
Come si riconosce l’endometriosi? Ci parli dei sintomi e della diagnosi
L’endometriosi si riconosce perché spesso la sintomatologia dolorosa pelvica è sincrona con il ciclo mestruale, ma è anche vero che a volte può essere asintomatica.
Oltre al dolore pelvico, la donna affetta da endometriosi può riscontrare anche mestruazioni dolorose, dolore durante i rapporti sessuali (soprattutto prima e dopo il ciclo), sanguinamenti anomali, ciclo mestruale irregolare o dolore durante la defecazione.
La sua diagnosi è sia clinica, dopo un’accurata anamnesi e visita ginecologica specialistica, sia strumentale, dopo un’ecografia di II livello e/o una risonanza magnetica pelvi con mezzo di contrasto.
Quali sono le cause dell’endometriosi?
Le cause dell’endometriosi non sono ad oggi note purtroppo. Quello che è noto è che può avere delle cause genetiche ma che può essere influenzata anche da fattori ambientali quali l’alimentazione o lo stress psico-fisico.
C’è poi l’ipotesi secondo cui l’endometriosi potrebbe essere la conseguenza di una mestruazione retrograda, per cui durante il ciclo il sangue ritorna nelle pelvi dall’utero, provocando un passaggio delle cellule endometriali sugli organi pelvici e sul peritoneo.
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Si possono alleviare i sintomi dell’endometriosi? Se sì, in che modo? Lei quali trattamenti consiglia?
I sintomi dell’endometriosi possono essere alleviati con una terapia ormonale che è il trattamento di scelta come prima opzione. Se questa non dovesse risultare efficace, la terapia chirurgica diventa determinante ed è importante che lo specialista bilanci sempre con la donna rischi e benefici, ricordando sempre che si tratta di una patologia aggressiva ma benigna.
L’endometriosi comporta dei rischi? La gravidanza può essere compromessa?
L’endometriosi può essere associata a infertilità quando si presenta nella sua forma più grave, sia per alterazioni organiche anatomiche sia per alterazioni funzionali dovute allo stato infiammatorio indotto dall’endometriosi stessa. È necessario in questi casi farsi seguire in centri specializzati.
Se invece l’endometriosi è lieve non dovrebbe esserci il rischio di infertilità, perché in questi casi la causa risiede in un’infiammazione di carattere vascolare o immunologica, di cui però non si sa ancora molto.
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