Hai mai sentito parlare di Addittologia?
Il nostro esperto in Medicina Legale a Reggio Emilia, il Dott. Fulvio Fantozzi, ci spiega di cosa si occupa un medico addittologo
Che cos’è l’Addittologia?
L’Addittologia oggi si occupa di dipendenze da sostanze psicoattive come le comuni droghe d’abuso, ossia prima di tutto l’alcol etilico, poi eroina, cocaina, cannabinoidi, senza trascurare però la dipendenza dalla nicotina del tabacco, patologia troppo spesso delegata ad organismi che seguono metodi e logiche estranee alla Medicina e portano avanti trattamenti riduttivi in quanto mancano della necessaria competenza medica. Anche il misuso di psicofarmaci, benzodiazepine prima di tutti, è oggetto di preminente interesse della nostra branca specialistica.
L’Addittologia si occupa solamente di dipendenze da droghe?
L’Addittologo non dovrebbe disdegnare, delegandole ad altri, le moderne ed oltremodo interessanti discipline dell’Alcologia e della Tabaccologia.
Poi, come si diceva nel precedente articolo sulla Tossicologia, condotte di dipendenza senza la sostanza, come il Gambling altrimenti detto “Gioco d’Azzardo Patologico”, debbono rientrare nel campo di interesse e di prassi cliniche connesse alla nostra disciplina, non fosse altro per il frequente abbinamento tra gioco e la dipendenza da sostanze, nicotina in primis.
L’Addittologia si interessa anche dei disturbi dell’alimentazione?
I Disturbi della Alimentazione, altresì siglati e noti come DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), da un punto di vista classificatorio a tutt’oggi non appartengono al Capitolo delle Dipendenze, sebbene sul piano fenomenologico e funzionale siano ad esse assimilabili. Dunque l’Addittologo non se ne occupa in modo privilegiato ed “istituzionale”, benché sia chiaro che la frequente presentazione di casi di pazienti bulimiche, anoressiche e altro, insieme a dipendenze da sostanze, comporti la necessità per l’Addittologo di “sapersi muovere bene” anche nel campo di quel genere di Disturbi del Comportamento.
Diciamo però che non dovrebbero idealmente esistere divisioni sia teoriche che pratiche tra i vari settori dell’Addittologia e che ogni Addittologo dovrebbe conoscere bene tutte le citate sotto-branche. Ciò significa che sia nei SerD che al di fuori di essi e dunque nel campo privato, l’Addittologo dovrebbe trovarsi preparato a valutare efficacemente, o almeno ad inviare correttamente altrove per una prima valutazione, come è ovvio non soltanto medica, ma anche psicologica e sociale, pazienti che presentino contemporaneamente problemi di dipendenza da sostanze diverse e/o da comportamenti.