ICSI: risultati ed eventuali rischi

Pubblicato il: 06/06/2023 Editato da: Sharon Campolongo il 06/06/2023

Dopo aver spiegato che cos’è l’ICSI e come viene eseguita, il Prof. Claudio Manna, esperto in Ginecologia e Ostetricia e specialista in Fecondazione Assistita, ci illustra quali possono essere i risultati e quali sono i possibili rischi

Risultati dell’ICSI

I risultati dell’ICSI sono legati a molti fattori ed in particolare all’età della donna, perché questo fattore condiziona molto la qualità degli ovociti.

Altri fattori importanti per il risultato sono:

  • la riserva ovarica e i precedenti fallimenti delle coppie
  • la qualità del centro che esegue le procedure
  • il grado di personalizzazione attuato

In Italia la percentuale di gravidanze che esitano in nascite di bambini per pick-up è stata nel 2019 dell’11,2 % con gli embrioni “a fresco”, ossia non crioconservati, con età media di 36-38 anni, e del 4,7% per le donne con età superiore ai 40 anni (Registro PMA presso l’ISS).

Tuttavia, i risultati possono essere molto variabili da centro a centro. Purtroppo, i risultati dei centri in Italia sono pubblicati in modo aggregato dall’Istituto Superiore di Sanità per cui non è possibile conoscerli singolarmente.

donna che partorisce

I dati dei centri americani dove è possibile verificare i risultati centro per centro dimostrano una grande variabilità.

Nel centro Biofertility nel 2019 i parti per pick-up sono stati il 25% e quelli in donne con età superiore ai 40 il 10%. È probabile che sui risultati finali di un centro conti molto la personalizzazione dei trattamenti.

Eventuali rischi

I rischi dell’ICSI sono scarsi. Rispetto alla Fivet e solo nei casi andrologici più gravi si è registrato un lieve aumento nei figli maschi di problemi andrologici.

L’iperstimolazione, ossia un ingrossamento delle ovaie con dolori addominali e la formazione di liquido in addome, può capitare in una percentuale limitata dei casi. Tuttavia, un attento monitoraggio, farmaci adeguati e la crioconservazione degli embrioni per rimandare  il transfer, possono prevenirla.

Le infezioni o le emorragie sono rarissime.

Le gravidanze da PMA sono a maggior rischio di parto prematuro e di altri problemi ostetrici, soprattutto in caso di gemellarità.

Comunque secondo le grandi statistiche mondiali, da decenni non si è manifestato un maggior aumento di tumori per chi si sottopone all’ICSI anche più di una volta.

Ginecologia e Ostetricia a Roma

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