La depressione può manifestarsi in maniera molto articolata e, in molti casi, come un facile ma doloroso rifugio da aspettative prestazionali e da pressioni sociali sempre più invadenti per l’individuo della società contemporanea. Ce ne parla in questo articolo il Dott. Pasquale Parise, specialista in Psichiatria a Roma
La depressione e la sua diffusione
Gli anni '80 hanno visto l'introduzione del Prozac negli USA: si trattava di una nuova molecola con azione antidepressiva, la fluoxetina. Questo farmaco ha rapidamente catturato l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, tanto da essere soprannominato "pillola della felicità". Il Prozac è stato innovativo poiché, a differenza degli antidepressivi utilizzati nei decenni precedenti, non presentava effetti collaterali significativi ed era noto per la sua sicurezza, rendendolo adatto ad una più ampia categoria di pazienti. L’utilizzo di questo farmaco ebbe una tale risonanza mediatica che nel 1994 Elisabeth Wurtzel, una giovane scrittrice, pubblicò "Prozac Nation", un libro in cui narrava della sua esperienza con la depressione e la fluoxetina, e che divenne in pochi mesi un bestseller. La depressione è una patologia estremamente diffusa su scala mondiale, e nel 2010 era considerata la seconda causa di disabilità globale. Questi dati sono ulteriormente peggiorati durante la pandemia di COVID-19, con un aumento significativo dei casi di depressione e disturbi d'ansia, soprattutto tra i giovani.
È interessante notare come la prevalenza della depressione varia notevolmente tra le culture, con una percentuale bassa in Giappone (3%) e una più alta negli Stati Uniti (19%). Negli ultimi due decenni, l'età media di insorgenza della depressione è diminuita, colpendo ora principalmente giovani e giovani adulti.
Caratteristiche cliniche
La depressione è caratterizzata da una serie di sintomi clinici, tra i quali il più evidente è certamente la riduzione dell'umore, che può iniziare come tristezza e progredire verso una sensazione di malinconia. Questo cambiamento dell'umore è accompagnato dalla perdita di interesse per attività che una volta venivano vissute con piacere e soddisfazione, come hobby, sport e incontri sociali. Altri sintomi comuni includono disturbi del sonno, tra cui insonnia tardiva, difficoltà di concentrazione, apatia, astenia e variazioni dell'appetito che possono portare ad aumento o diminuzione di peso. Inoltre, la depressione spesso porta a pensieri negativi, tra cui quelli di autosvalutazione, di colpa e, nei casi più gravi, ideazione suicidaria.
È importante notare che la depressione è una patologia che può notevolmente giovarsi di un trattamento, sia attraverso terapie farmacologiche specifiche sia attraverso la psicoterapia. Tuttavia, meno di un terzo dei pazienti depressi fa una richiesta di aiuto specialistica entro il primo anno dall'insorgenza, il che può portare a gravi conseguenze, tra cui isolamento sociale, deterioramento delle capacità lavorative, problemi nelle relazioni familiari, utilizzo di sostanze d'abuso e un aumento del rischio di ricoveri ospedalieri e comportamenti suicidari.
Depressione e società
Nel corso del XX secolo, ci sono stati significativi cambiamenti epistemologici che hanno influenzato il modo in cui percepiamo e comprendiamo la realtà. Uno di questi è stato il passaggio dal concetto di "Universo" a quello di "Multiverso", cosa che ha comportato una visione del mondo più sfumata e complessa, in cui non si è riusciti più a definire in maniera certa e univoca il senso del reale.
L'epistemologia del “Multiverso” ha contribuito a generare una crescente sfiducia nei fondamenti ultimi della scienza e ha supportato la creazione di una pluralità di visioni e valori. La società post-moderna è stata caratterizzata dalla perdita di narrazioni totalizzanti e dalla frammentazione delle istituzioni tradizionali. Questo ha comportato un crescente focus sull'individuo, la responsabilità personale e l'auto-realizzazione.
Questo spostamento verso una maggiore responsabilità dell’individuo ha avuto un impatto sulla salute mentale, con un aumento della pressione e delle aspettative sociali sulle prestazioni comportamentali, sull’essere performativi, sull’importanza di essere vincenti. Da questa prospettiva la depressione può essere vista come una patologia dell'azione e della motivazione, in contrasto con l'idea di successo, efficienza e realizzazione personale.