Il tumore alla vescica: cos’è e come curarlo

Il tumore alla vescica: cos’è e come curarlo

Editato da: Serena Silvia Ponso il 31/08/2023

La vescica è l’organo incaricato a raccogliere l’urina prodotta dai reni e, purtroppo, il tumore alla vescica è uno dei cancri più diffusi. Il Dott. Marco Raber, Urologo a Milano e a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, ci spiega che cos'è e in cosa consiste il trattamento

Cos’è il tumore alla vescica?

Il tumore alla vescica è una neoplasia piuttosto diffusa nei Paesi industrializzati: in Europa si ammalano annualmente 19 uomini e 4 donne ogni 100.000 abitanti; ogni anno muoiono 3 uomini e 1 donna ogni 100.000 abitanti.

Il sintomo più frequente è l’emissione di sangue con le urine, il più delle volte senza altri sintomi. Meno spesso sono presenti sintomi simili a una cistite intrattabile.

Quali sono le cause del tumore alla vescica?

Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio. L’esposizione occupazionale a coloranti anilinici, l’esposizione nelle industrie siderurgiche e petrolchimiche rappresentano altri importanti fattore di rischio.

Come si diagnostica un tumore alla vescica?

Un soggetto che presenta un sintomo di neoplasia vescicale deve eseguire immediatamente un’ecografia dell’apparato urinario e un esame citologico sul sedimento delle urine del mattino di tre mattine consecutive. Con questi semplici esami è possibile diagnosticare la maggiore parte delle neoplasie vescicali.

La diagnosi definitiva avviene con la resezione endoscopica bioptica e stadiante. Con questo intervento endoscopico si determina, quindi, la natura del tumore e il grado di infiltrazione della parete (neoplasia superficiale o infiltrante).

La UROTAC, la TC del torace e la scintigrafia ossea permettono di diagnosticare eventuali metastasi e controllare che la neoplasia non sia insorta in altri punti dell’apparato urinario.

Quando si opta per l’intervento chirurgico e in cosa consiste? 

Se il tumore vescicale è di tipo superficiale, è in genere possibile che si debba eseguire una seconda resezione per aumentare l’accuratezza diagnostica e per confermare la diagnosi. Successivamente ci può essere la necessità di eseguire dei lavaggi vescicali con una sostanza chemioterapica topica o con una soluzione di Bacilli tubercolari attenuati, al fine di stimolare l’attività immunitaria della parete vescicale contro le cellule tumorali. In seguito, sono previsti dei controlli citologici e cistoscopici periodici.

Se il tumore vescicale è infiltrante, la cistectomia è l’unica soluzione possibile. L’asportazione della vescica dev’essere completa in caso di ampia linfoadenectomia.
Il tipo di ricostruzione urinaria dipende dalle condizioni generali e dalle co-morbidità del paziente, nonché dall’estensione locale della malattia. La derivazione più semplice è quella che prevede il collegamento degli ureteri alla cute addominale. L’urina verrà raccolta, quindi, da due sacchetti che aderiscono all’addome. La derivazione più complessa è la ricostruzione della vescica con un segmento di intestino (neovescica).

Urologia a Milano