Ipertensione arteriosa secondaria: di che cosa si tratta?

Ipertensione arteriosa secondaria: di che cosa si tratta?

Editato da: Serena Silvia Ponso il 03/10/2023

Il termine si riferisce a quelle forme di ipertensione arteriosa per le quali si riconosce una causa specifica rimossa, grazie alla quale i valori pressori si normalizzano. L'ipertensione secondaria differisce evidentemente dall'ipertensione "essenziale" (detta anche "idiopatica" o "primaria"), che non riconosce una singola causa ma solo un insieme di fattori predisponenti quali sovrappeso, sedentarietà e familiarità

Che frequenza ha l'ipertensione secondaria nella popolazione?

Fatto uguale a 100 la percentuale di soggetti ipertesi nella popolazione generale, non più del 5% di essi presenta una singola causa riconoscibile che spiega il rialzo dei valori pressori. Benché evidentemente basso in termini relativi, il numero assoluto di ipertesi secondari nella popolazione non è comunque trascurabile a causa dell'elevata prevalenza di ipertensione arteriosa che si ritrova nel 20-30% nella popolazione occidentale.  

Quali sono le cause principali dell’ipertensione secondaria?

Sostanzialmente si riconoscono due forme principali di ipertensione secondaria, una delle quali dovuta a un eccesso di ormoni che aumentano i valori pressori prodotti dal surrene, una ghiandola, come dice il nome, localizzata sopra il rene. Frequentemente l'eccessiva produzione ormonale è dovuta a tumori, solitamente benigni, la cui rimozione normalizza i valori pressori.

L'altra grande categoria di ipertensione secondaria è legata a una stenosi di una o ambedue le arterie renali, che stimola il rene a produrre sostanze che aumentano i valori pressori. Nella grande maggioranza dei casi si tratta di pazienti di età avanzata nei quali la patologia vascolare renale si accompagna ad analoghe anomalie a carico dei vasi che irrorano il cuore o il cervello nell'ambito delle patologie vascolari su base aterosclerotica. Meno frequentemente la stenosi dell'arteria renale è causata da anomalie su base congenita, e si presenta in persone giovani e più spesso di sesso femminile.

Raramente l'ipertensione secondaria si presenta in età pediatrica a causa di anomalie renali, surrenaliche e cardiopatie congenite, la cui diagnosi richiede esami specialistici presso strutture dedicate.

È importante identificare la causa dell'ipertensione arteriosa?

Sì, perché l'ipertensione secondaria causa un rialzamento dei valori pressori severi e difficilmente controllabili dalla terapia medica, e come tali forieri di gravi complicanze cardiovascolari. Inoltre, il riconoscimento della causa dell'ipertensione può consentire di normalizzare definitivamente i valori pressori in contrasto con quello che accade nel caso di pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale, nei quali la terapia antipertensiva è destinata a durare tutta la vita. Tuttavia, la diagnosi di una causa secondaria di ipertensione è difficilmente perseguibile dal medico non specialista e deve essere affidata a professionisti competenti in questi campi della patologia cardiovascolare.

 

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