L’utilizzo dei sistemi di navigazione nell’esecuzione delle biopsie percutanee del polmone

L’utilizzo dei sistemi di navigazione nell’esecuzione delle biopsie percutanee del polmone

Editato da: Antonietta Rizzotti il 18/03/2023

La biopsia percutanea del polmone sotto guida TAC riveste una fondamentale importanza nella caratterizzazione dei noduli polmonari. Ne parla il Prof. Rosario Francesco Grasso, esperto in Radiologia a Roma

Il sistema di navigazione TAC

La guida della TAC è fondamentale ma può essere distinta in differenti tipologie:

  • CT fluoroscopy: precisa ma il punto debole è rappresentato dalla elevata radioesposizioone al paziente e all’operatore;
  • Cone-Beam CT: non disponibile in tutti i presidi, caratterizzato da una curva di apprendimento lenta e comunque influenzato dalla tecnologia disponibile;
  • CT (TAC) con navigatore. Il navigatore può essere di realtà aumentata ad infrarossi oppure elettromagnetico. In entrambi i casi si caratterizza per il veloce apprendimento, la bassissima radioesposizione per il paziente e la notevole accuratezza con valori prossimi al 95% nella nostra personale esperienza.

Radiografia polmonare

L’uso del navigatore permette di ridurre il numero delle acquisizioni necessarie a raggiungere il nodulo polmonare, la percentuale di complicanze minori e maggiori, di evitare strutture non-target (vasi, bronchi) e infine di ridurre i tempi procedurali.

Inoltre, con la possibilità di utilizzare la tecnica coassiale saranno possibili più campionamenti necessari al fine di identificare le mutazioni tumorali nei pazienti non operabili con conseguente riduzioni del numero delle punture della pleura, avendo utilizzato un unico accesso.

Non può esistere oggi un servizio di radiologia interventistica che non faccia uso di un navigatore da utilizzare soprattutto nel target di strutture quali polmone, osso e retroperitoneo.

Personalmente siamo stati i primi ad utilizzarlo a partire dal 2009. Abbiamo effettuato più di 1300 biopsie del polmone e 350 biopsie ossee se facciamo riferimento alle biopsie. Ma il navigatore può e deve essere utilizzato anche nelle procedure di termoablazione e di crioablazione di polmone, osso e surrene, e in questo campo abbiamo effettuato circa 250 trattamenti.

 

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Come si esegue?

Il sistema si basa sull’utilizzo di un kit monouso che permette di interagire sul paziente sulla base delle immagini TAC effettuate nella scansione basale ed inviate successivamente in formato DICOM al processore del sistema. A questo punto l’operatore, viaggiando in un contesto di realtà aumentata, sceglierà la traiettoria più idonea per il prelievo senza scansioni aggiuntive, riducendo i tempi a tutto vantaggio del paziente e dell’accuratezza diagnostica.

Inoltre la precisione derivante dall’utilizzo del sistema di navigazione ci permette di utilizzare aghi di almeno 18 Gauge, che permettono di effettuare core-biopsy e non semplici agoaspirati oggi poco richiesti in un’epoca caratterizzata dall’avvento della “personalized medicine”.

 

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Radiologia a Roma