Malattie cardiovascolari: fattori di rischio e prevenzione

Malattie cardiovascolari: fattori di rischio e prevenzione

Editato da: Sharon Campolongo il 15/05/2023

Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte e disabilità nel mondo ed è, quindi, estremamente importante mantenere uno stile di vita sano e controllare i fattori di rischio, con lo scopo di prevenire il più possibile malattie quali l’infarto e l’ictus. Approfondiamo questo argomento con questo breve articolo

Quali sono i fattori di rischio che si possono modificare?

I principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari includono:

È pertanto necessario astenersi dal fumo, evitando anche l’esposizione al fumo passivo, controllare la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo e glicemia (zuccheri) nel sangue.

Le malattie cardiovascolari si possono ereditare?

Infarto e ictus non si trasmettono dai genitori ai figli direttamente, ma coloro che hanno familiari con una malattia cardiovascolare hanno un rischio aumentato di svilupparla.

In questo caso è consigliabile sottoporsi a controlli periodici per individuare precocemente una malattia magari asintomatica.

Cosa è necessario fare per prevenire i problemi cardiovascolari?

Innanzitutto, è assolutamente fondamentale mantenere uno stile di vita sano:

  • Alimentazione regolare e bilanciata
  • Attività fisica moderata e regolare
  • Astensione dal fumo

Molto importante è anche il controllo del peso corporeo: spesso dopo la riduzione del peso in eccesso, si nota come la pressione o il diabete siano meglio controllabili o si normalizzino.

Nel caso ci fosse bisogno, esistono terapie farmacologiche efficaci per controllare pressione, la glicemia e il colesterolo.

In cosa consiste un'alimentazione sana?

In generale un’alimentazione sana segue i principi della dieta mediterranea.

È consigliabile non eccedere con i carboidrati (pasta), prediligere i grassi vegetali (olio d’oliva) a quelli animali (burro), evitare di consumare grandi quantità di carne, prediligendo comunque le carni bianche (pollo e tacchino) a quelle rosse (manzo) ed evitando quelle particolarmente grasse (anatra, oca, salsicce, pancetta, ecc..), mantenere un apporto costante di frutta e verdure (meglio se fresche), consumare almeno tre volte a settimana legumi e pesce (meglio se fresco o congelato piuttosto che in scatola), limitare il consumo di zuccheri, dolci, cibi fritti e ricchi di sodio (sale).

In Italia, il Ministero della Salute ha prodotto delle “Linee Guida per una sana alimentazione”.

famiglia in cucina e dieta sana

L’attività fisica aiuta?

L’attività fisica può ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari anche senza effettuare sforzi intensi o prolungati: camminare per mezz’ora al giorno per cinque giorni alla settimana è già un livello di attività fisica utile allo scopo.

Inoltre, alcune semplici attenzioni sono molto utili e alla portata di tutti come:

  • Prendere le scale invece dell’ascensore
  • Scendere dall’autobus un paio di fermate prima e fare un tratto di strada a piedi
  • Non utilizzare l’automobile per piccoli spostamenti

Quali sono i sintomi più comuni dei problemi cardiovascolari?

I sintomi principali sono:

  • Il dolore toracico (in particolare al petto e al braccio sinistro) o “angina
  • La fatica a respirare dopo uno sforzo o “dispnea
  • La sensazione di svenimento o “lipotomia”
  • La vera e propria perdita di coscienza o “sincope

Quando si presentano questi sintomi bisogna parlarne subito con il proprio Medico di Medicina Generale o rivolersi al Pronto Soccorso in caso di sintomi particolarmente gravi (intensi o a riposo) o di nuova insorgenza.

Quando bisogna sottoporsi ad una visita cardiovascolare e in cosa consiste?

Una visita specialistica è consigliabile in tutti pazienti con sintomi o con significativi fattori di rischio.

La prima valutazione è sempre l’anamnesi (cioè la raccolta della storia clinica, ovvero ascoltare il paziente) e l’esame obiettivo (cioè l’esame fisico). A questo seguono gli esami strumentali che vanno richiesti sulla base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo.

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