Scoliosi idiopatica adolescenziale a insorgenza tardiva

Pubblicato il: 15/12/2023 Editato da: Serena Silvia Ponso il 15/12/2023

La Scoliosi Idiopatica Adolescenziale (SIA) a insorgenza tardiva rappresenta la stragrande maggioranza dei casi di scoliosi che si manifestano nell'età giovanile e adolescenziale, costituendo circa l'80% dei casi. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Sergio Monforte

Qual è l’incidenza della scoliosi idiopatica adolescenziale?

Questa condizione è prevalente nel 0,5-3% nella popolazione generale, e mostra una leggera predominanza nelle femmine, con un rapporto F/M di 5:1 nelle forme evolutive (Cobb > 30°).

Eziopatogenesi: un mistero genetico

L'eziopatogenesi della SIA a insorgenza tardiva rimane in gran parte sconosciuta, anche se la presenza di casi all'interno delle famiglie (10%) e le differenze nelle ricorrenze tra gemelli omozigoti ed eterozigoti (73% vs 36%) suggeriscono un'influenza genetica multigenica a penetranza variabile. Diversi geni, inclusi quelli che codificano per proteine del tessuto connettivo come FBN1, FBN2, COLα1, COLα2, ELN, ACAN, HS3ST3A1 e HS3ST3B1, sono stati identificati come possibili coinvolti.

Rischio di progressione: valutare con precisione

La crescita è un processo dinamico, e la valutazione della velocità di crescita è fondamentale. La periodica misurazione di altezza e peso, effettuata ogni 6 mesi, aiuta a identificare l'accelerazione o il rallentamento della crescita. Tuttavia, questi parametri, sebbene utili, sono indiretti e variano notevolmente da individuo a individuo. La curva di accrescimento durante l'età puberale passa attraverso fasi di accelerazione e decelerazione, che possono essere radiograficamente identificate.

 

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Trattamento conservativo: una prospettiva ottimistica

La maggior parte delle SIA non evolve e richiede solo un follow-up periodico. Tra i trattamenti conservativi, il corsetto ortopedico ha dimostrato efficacia nel contenere la tendenza evolutiva delle curve significative. Selezionato in base al grado di efficacia sulla correzione acuta della curva, è indicato soprattutto in bambini in accrescimento o in adolescenti scheletricamente immaturi con curve di ampiezza compresa tra i 25°-45°.

Trattamento chirurgico: una decisione attenta

Il trattamento chirurgico è riservato alle SIA refrattarie al trattamento conservativo, con curve superiori ai 50°. L'obiettivo principale è prevenire la progressione della curva, migliorare la cosmesi e stabilizzare la deformità vertebrale. Diverse tecniche chirurgiche (anteriore, posteriore o combinata) sono disponibili, ma è fondamentale valutare attentamente le caratteristiche della curva, la maturazione scheletrica e le possibili complicanze.

Innovazioni nel trattamento: Vertebral Body Tethering

Negli ultimi anni è emerso uno strumentario innovativo, il Vertebral Body Tethering (VBT), disponibile anche in Europa. Questa tecnica mira a ottenere una correzione dinamica della curva senza artrodesi, consentendo una maggiore mobilità della colonna e un recupero più rapido delle attività quotidiane e sportive.

 

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