Scopriamo insieme la chirurgia della sordità!

Scopriamo insieme la chirurgia della sordità!

Editato da: Cecilia Ghidotti il 07/04/2023

 

Il Dott. Italo Cantore, esperto in Otorinolaringoiatria a Roma, ci spiega come curare la sordità attraverso la chirurgia

Che cos’è la chirurgia della sordità? 

La chirurgia della sordità spazia dal trattamento di numerose forme trasmissive come problematiche di blocco dell'ossicino della cassa del timpano detto staffa (otosclerosi), che viene sostituito con un ossicino artificiale, di altri ossicini dell'orecchio, di perforazioni di membrana timpanica, oltre che le forme neurosensoriali dal grado medio sino al grado grave-profondo tramite l'impianto di protesi uditive nell'orecchio, anche senza nessun componente esterna visibile, o quella dell'impianto cocleare (orecchio bionico) che consente di ridare l'udito anche a chi lo ha perso completamente o ai bambini nati con sordità grave-profonda.

Chi sono i migliori canditati? 

Importante è un inquadramento diagnostico preciso, il counseling adeguato con il paziente ed i familiari relativamente ad aspettative e possibili complicanze, e la esclusione di controindicazioni correlate ad altre patologie concomitanti.

In cosa consiste l’intervento?

Gli interventi durano circa 1 ora in anestesia generale nella maggior parte dei casi, tranne che nei casi di impianto di protesi uditiva totalmente impiantabile (senza nessun componente esterna visibile) o di impianto cocleare (orecchio bionico) nei cui casi i tempi chirurgici sono di circa 2-3 ore.

Quali sono i tempi di recupero?

Per la maggior parte degli interventi otochirurgici a scopo funzionale il paziente viene dimesso il giorno dopo la procedura con un riscontro pressoché immediato del miglioramento uditivo nei giorni successivi. Per quanto riguarda gli interventi di impianto di protesi nell'orecchio, il miglioramento sarà apprezzabile a distanza di 2-3 settimane dalla procedura, ovvero quando viene eseguita la attivazione della componente impiantata.

Quali sono i vantaggi dell’intervento?

I vantaggi sono quelli di prevenire le complicanze di una patologia otologica non trattata oltre che di recuperare la funzione uditiva senza dover ricorrere a protesi acustiche esterne, le quali oltre a presentare spesso problemi di tollerabilità o di tipo estetico, in alcune patologie audiologiche sono anche controindicate.

 

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Otorinolaringoiatria a Roma