Stipsi o stitichezza: una condizione molto comune

Stipsi o stitichezza: una condizione molto comune

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Sharon Campolongo il 03/10/2023

Nei Paesi Occidentali circa il 20% della popolazione adulta soffre di stipsi cronica idiopatica. Ciò viene confermato dall’alto tasso di vendita di farmaci lassativi. Ma che cos’è esattamente la stipsi cronica idiopatica? Scopriamolo insieme al Prof. Angelo Franzè, specialista in Gastroenterologia

Cosa significa stipsi cronica idiopatica?

Bisogna analizzare con attenzione la parola stipsi cronica idiopatica. Infatti, con il termine stipsi ci si riferisce a diverse condizioni:

  • Bassa frequenza di evacuazione;
  • Necessità di assumere lassativi per poter evacuare;
  • Evacuazione difficoltosa con feci dure;
  • Sensazione di evacuazione incompleta;
  • Dolori addominali dovuti alla emissione di feci.

Mentre, con il termine idiopatica s’intende che alla base della stipsi non esistono patologie dell’intestino di tipo infiammatorio o tumorale. Infatti, queste malattie devono essere escluse attraverso la realizzazione di una Colonscopia o Clisma opaco. Bisogna anche escludere le cosiddette malattie sistemiche, ossia le collagenopatie o i disturbi endocrini, che possono provocare la cosiddetta stipsi “secondaria”.

I “Criteri di Roma”: cosa sono e come classifica la stipsi cronica idiopatica?

I “Criteri di Roma” sono quelle linee guida stabilite da una commissione internazionale con lo scopo non solo di classificare le tipologie di stipsi esistenti, ma anche di stabilire la diagnosi e il trattamento dei disordini funzionali gastrointestinali che sono causati da vari fattori riguardanti gli aspetti fisiopatologici, abitudini di vita (sedentarietà, scarso apporto di liquidi e di fibre, irregolarità nell'assunzione dei pasti) e componenti psicosomatiche.

Inoltre, la classificazione dei vari tipi di stipsi si basa su due elementi fondamentali: la frequenza delle evacuazioni e la difficoltà espulsiva. Quindi, per avere un intestino normale, bisognerebbe presentare da tre evacuazioni al giorno a tre evacuazioni per settimana.

Pertanto, la stipsi cronica idiopatica viene classificata come una patologia caratterizzata dalla sindrome dell’intestino irritabile con una componente prevalentemente stitica, in cui si presentano dolore e gonfiore addominale con alternanza tra stipsi e diarrea.

ragazza con dolori alla pancia

Quali sono le cause della stipsi cronica idiopatica?

I meccanismi patogenetici che causano la stipsi cronica idiopatica sono fondamentalmente due:

  • Alterazione della progressione del contenuto intestinale, ossia la componente colica;
  • Alterazione dei meccanismi espulsivi, cioè la componente espulsiva.

La componente colica viene studiata tramite l’esame radiologico del transito intestinale con markers radioopachi. In tale esame, il paziente deve assumere 20 piccole pillole radioopache (markers) per bocca, affinché si possano eseguire radiografie all’addome ogni 24 ore fino all’evacuazione dei markers. In questo modo, viene calcolato il tempo di transito oro-anale, stabilito dall’evacuazione di almeno l’80% dei markers.

Invece, la componente espulsiva si caratterizza da una difficoltà nell'espulsione del bolo fecale, dovuta da una alterazione della coordinazione tra la muscolatura del retto e dello sfintere anale. Lo studio della stipsi espulsiva si realizza tramite la manometria anorettale, con cui si misura la pressione presente a livello del retto e dell'ano a riposo e durante defecazione e la soglia di sensibilità del retto.

Inoltre, si è notato che i pazienti affetti da stipsi presentano disturbi psichiatrici minori, ossia ansia, depressione, somatizzazioni, tratti patologici di personalità.

Quindi, per avere un diagnostico completo dei pazienti affetti da stipsi cronica idiopatica bisogna avere un approccio multidisciplinare.

In conclusione, è fondamentale realizzare uno studio approfondito dei meccanismi che causano tale condizione nei pazienti con lo scopo di differenziare la terapia, che può prevedere farmaci lassativi di tipologie diverse oppure esercizi di rieducazione funzionale della muscolatura.

Gastroenterologia