Surrenalectomia videolaparoscopica: la chirurgia mini-invasiva per le lesioni al surrene
La chirurgia mini-invasiva laparoscopica dei tumori delle ghiandole surrenali offre dei benefici significavi. Ce ne parla il Dott. Roberto Casieri, esperto in Chirurgia Generale
In quali casi si ricorre alla chirurgia delle ghiandole surrenali?
Generalmente, la terapia chirurgica viene indicata per tutte le lesioni del surrene iperfunzionanti come:
- L’iperaldosteronismo, che rappresenta l’aumento di produzione di aldosterone;
- Il feocromocitoma, che è una forma di tumore delle cellule cromaffini, responsabili della produzione catecolamine come l’adrenalina;
- La sindrome di Cushing, che invece è responsabile di un’eccessiva produzione ipofisaria dell’ormone adrenocorticotropo.
Inoltre è possibile applicarla a tutte quelle neoplasie (con diametro superiore ai 6 cm, o anche di diametro inferiore, ma in presenza di segni radiologici sospetti per malignità) non secernenti che vengono rilevate durante un esame eseguito per altre ragioni.
Quali sono i progressi scientifici in campo chirurgico?
Nel corso degli ultimi 10 anni la tecnica chirurgica della surrenalectomia ha subito degli importanti progressi accompagnati da un’importante innovazione. La tradizionale surrenalectomia laparotomica è stata abbandonata gradualmente per far spazio alla surrenalectomia videolaparoscopica, considerata oggi la tecnica maggiormente richiesta per il trattamento delle seguenti forme surrenaliche benigne:
- Adenomi
- Mielolipomi
- Linfangiomi
- Iperplasie
- Feocromocitomi
È possibile impiegarla anche nei casi in cui sia necessaria la rimozione di entrambi i surreni per forme surrenaliche come:
- L’iperplasia ACTH dipendente;
- I feocromocitomi bilaterali (sporadici o familiari).
La surrenalectomia videolaparoscopica offre il vantaggio di poter essere utilizzata anche per ghiandole surrenali dal diametro maggiore ai 10 cm, poiché possono essere facilmente asportate con questa procedura.
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Quali sono i vantaggi della surrenalectomia videolaparoscopica?
La tecnica mininvasiva offre gli stessi risultati della chirurgia tradizionale, ma rispetto a quest’ultima garantisce al paziente una più rapida mobilizzazione e un precoce processo di ripresa dell’alimentazione. In questi termini ci sarà una riduzione della degenza ospedaliera e il paziente sarà in grado di tornare in breve tempo alla sua vita sociale. Inoltre la surrenalectomia videolaparoscopica assicura meno traumi all’area operata, anche a livello estetico, riducendo il rischio di laparocele post-operatorio, che è invece una condizione che si presenta nei soggetti obesi o in quelli affetti da ipercorticosurrenalismo, a causa degli effetti negativi del cortisolo sulla sintesi delle ferite.