Tumore del rene: le tipologie di intervento chirurgico

Tumore del rene: le tipologie di intervento chirurgico

Editato da: Cecilia Ghidotti il 31/03/2023

In Italia il tumore del rene rappresenta il decimo tumore in termini di frequenza, con un’incidenza maggiore nel sesso maschile. Il Dott. Fabio Caniglia ci spiega in questo articolo le vari tipologie di intervento chirurgico per il trattamento di questa tipologia di tumore

Sintomi e strumenti diagnostici

La sintomatologia di questo tipo di tumore può essere relativamente vaga, dolore o senso di peso in ipocondrio sinistro o destro, ematuria (più frequente nei tumori uroteliali, quelli a partenza dall’epitelio che riveste le vie urinarie). Non di rado si tratta di una diagnosi occasionale

durante l’esecuzione di indagini strumentali (ecografia, TC, RM) eseguiti per altri motivi. La diagnosi è sostanzialmente radiologica, e per una corretta stadiazione della malattia è necessario eseguire una TC total-body.

Gli esami ematochimici spesso sono nella norma, e spesso anche i marcatori tumorali non evidenziano alterazioni.

tumore al rene in inglese

Qual è il trattamento più adeguato?

Il trattamento di questo tipo di tumore è sostanzialmente la chirurgia. Laddove si trattasse di una malattia estesamente metastatica a linfonodi o altri organi, oppure in pazienti non “fit” per la chirurgia per altre patologie o importanti comorbidità il trattamento potrà essere di tipo medico, preceduto da una biopsia della lesione.

Negli ultimi anni siamo andati incontro ad una chirurgia cosiddetta “nephron sparing”, cioè con risparmio d’organo; nel caso di tumori non eccessivamente grandi o che non appaiono infiltrare né i grossi vasi che vanno al rene né la pelvi renale si preferisce asportare esclusivamente la neoformazione, preservando il rene. I vantaggi di questo tipo di intervento sono abbastanza evidenti, il paziente si ritroverebbe una quota residua di parenchima renale maggiore rispetto al caso di una nefrectomia radicale.

Procedura degli interventi

Entrambi gli interventi, la nefrectomia radicale e la nefrectomia parziale, possono essere eseguiti anche con tecnica mininvasiva, laparoscopica o robotica. Nel caso di nefrectomie parziali con tecnica mininvasiva si tratta di interventi particolarmente complessi (il rene è in assoluto l’organo più vascolarizzato del corpo umano) ma che danno al paziente un’evidente beneficio in termini di tempi di ripresa, oltre ad un risultato estetico nettamente migliore (il pezzo operatorio viene estratto da un piccolo taglio eseguito al di sopra del pube, il taglio più “estetico” possibile che viene coperto dalle mutande o costume).

In casi particolarmente complessi resta comunque da preferire l’intervento tradizionale, con un’incisione che viene eseguita sul fianco: si tratta di casi in cui il tumore è particolarmente adeso a strutture nobili come grossi vasi o pelvi renale. Nel caso della foto si trattava di un voluminoso tumore posto nel centro del rene, adeso alla pelvi renale: con un approccio lombotomico è stato possibile asportare il tumore senza dover asportare tutto il rene.

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