Il fegato è la ghiandola più grande del nostro corpo e il suo ruolo è di fondamentale importanza per il funzionamento corretto di tutto il nostro organismo, ma è anche molto spesso sede di tumori
Tipologie di tumori maligni
I tumori più frequenti sono quelli secondari, ossia con origine in sede diversa dal fegato (come le metastasi da tumore del colon-retto), anche se non sono rari quelli primitivi, cioè quelli che nascono direttamente nell'organo.
Esistono due tipi di tumori maligni di tipo primitivo: quello più diffuso è il carcinoma epatocellulare che nasce dagli epatociti, più rari invece sono i colangiocarcinomi o carcinomi delle vie biliari che si originano dalle cellule di rivestimento delle vie biliari.
Carcinoma epatocellulare
Il carcinoma epatocellulare (HCC Hepato Cellular Carcinoma) è il principale tumore primitivo maligno del fegato e si sviluppa direttamente dalle sue cellule.
Le cause più frequenti sono l'epatite B e C e la cirrosi epatica, ma ci sono relazioni anche con l’abuso di alcol, fumo, contraccettivi orali e aflatossine. È un tumore che cresce lentamente e, contrariamente al passato, oggi viene diagnosticato in fase relativamente precoce nella maggior parte dei casi.
I tumori possono essere di diverse dimensioni, più facilmente distinguibili in:
- Tumori di piccole dimensioni: sono in molti casi asintomatici e solitamente vengono individuati in maniera casuale o nell’ambito di programmi di screening, dunque solo la prevenzione, collegata a uno stile di vita sano e, per i soggetti a rischio, dei controlli periodici, può aiutare a individuare e combattere il problema sul nascere;
- Tumori di grandi dimensioni: frequentemente provocano sintomi come la presenza di massa, dolore a livello del quadrante addominale superiore e un calo di peso.
Secondo delle statistiche, l'HCC è il quinto carcinoma più comune al mondo negli uomini e l'ottavo nelle donne.
Nel nostro paese, colpisce circa 11 persone su 100.000.
Le opzioni terapeutiche sono molteplici, spaziando da terapie locali come la termoablazione (con micro onde o radiofrequenza), la chemioembolizzazione, o la chirurgia resettiva (cioè la asportazione con tecniche tradizionali, laparoscopiche o robotiche), al trapianto di fegato.
Colangiocarcinoma
Il colangiocarcinoma è il secondo tumore primitivo maligno più diffuso e nasce dalle cellule delle vie biliari intra o extraepatiche.
Le cause non sono ancora del tutto ben definite, anche se esistono dei fattori di rischio collegati:
- Età superiore ai 65 anni;
- Presenza di calcoli biliari, colangite cronica, calcoli della cistifellea;
- Tumori cistici biliari benigni, malattia di Caroli, cisti del coledoco;
- Malattie infiammatorie croniche dell’intestino;
- Fumo;
- Obesità.
Il colangiocarcinoma all’inizio risulta asintomatico, per poi presentare tra i sintomi più comuni:
- Ittero;
- Feci chiare;
- Urine scure;
- Prurito cutaneo;
- Perdita di appetito;
- Calo del peso corporeo;
- Stanchezza;
- Dolore addominale.
Inoltre, sempre nelle fasi più avanzate, può causare tumori maligni di tipo secondario, disseminando le sue cellule tumorali altrove (metastasi).
Il trattamento principale è la chirurgia, ma anche la chemioterapia risulta importante nel controllo della malattia.