Le vasculiti costituiscono un gruppo di malattie infiammatorie dei vasi (arterie, vene, capillari) del nostro organismo. Ce ne parla il Dott. Franco Schiavon, specialista in Reumatologia
Come si suddividono le vasculiti?
Le vasculiti vengono suddivise, a seconda del diametro del vaso coinvolto, in vasculiti dei grandi vasi (che comprendono l’aorta e i vasi arteriosi che da questa prendono origine), vasculiti dei vasi di medio calibro (prevalentemente i vasi che portano il sangue ai vari organi come ad esempio l’intestino, il rene, il cuore, etc.) e vasculiti dei vasi di piccolo calibro (si intendono le arteriole, i capillari, le arterie intraparenchimali, le venule e alcune vene).
Che cosa può causare l’infiammazione?
L’infiammazione può determinare la comparsa di una graduale riduzione del calibro del vaso (stenosi) fino alla completa occlusione, e successive manifestazioni secondarie alla mancanza di sangue ai tessuti (ischemia) o invece una maggior fragilità della parete con successiva dilatazione (aneurisma) o rottura del vaso stesso. Poiché le arterie e le vene sono presenti in tutti gli organi del nostro corpo, le vasculiti possono portare a un danno di qualsiasi distretto.
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Con quale frequenza di manifestano le vasculiti?
Si tratta per lo più di malattie rare (con una frequenza variabile da forma a forma ma in genere minore di un caso ogni 5000 persone). Possono comparire a qualsiasi età, anche se alcune vasculiti prediligono alcune fasce specifiche.
Da cosa dipende la loro origine e quali sono i sintomi?
La loro genesi è sicuramente multifattoriale (razza, sesso, predisposizione genetica, fattori ambientali), benché per molte di esse le cause non siano completamente note.
La sintomatologia sarà conseguente alla sede, al calibro e al numero dei vasi interessati dal processo infiammatorio e dall’evoluzione in stenosi o dilatazione, e varia quindi da tipo a tipo di vasculite, tuttavia con molteplici sovrapposizioni. Spesso i sintomi caratteristici di ogni forma di vasculite sono preceduti o accompagnati da malessere generale, stanchezza eccessiva, perdita di peso, mancanza di appetito e talora febbre.
In cosa consiste la terapia e qual è la prognosi?
La terapia si avvale in generale di farmaci antinfiammatori (cortisonici) associati nelle forme più gravi a immunosoppressori sia tradizionali che biotecnologici (inibitore della proteina CD20, inibitori delle interleukine 1, 5, 6 o della frazione complementare C5a). Sono in corso sperimentazioni di farmaci con meccanismi d’azione differenti.
La prognosi è variabile, estendendosi da forme a risoluzione spontanea a malattie in grado di provocare gravi danni viscerali e/o la morte del paziente se le vasculiti non vengono riconosciute e rapidamente e adeguatamente trattate.
Per sapere di più sulla Vasculite, consulta il nostro Dizionario Medico.