Cicatrici
Che cosa sono le cicatrici?
Le cicatrici sono il frutto della guarigione naturale di una ferita. Cicatrici particolarmente visibili si producono quando vengono coinvolti gli strati più profondi della pelle, mentre la maggior parte delle lesioni quotidiane come lacerazioni, tagli, abrasioni o ustioni, non lasciano segni visibili.
Quanti e quali tipi di cicatrici esistono?
Le cicatrici si possono classificare principalmente in ipertrofiche, cheloidee e atrofiche.
Le cicatrici ipertrofiche e cheloidee si sviluppano a causa di un’intensa iperproduzione del tessuto connettivo, che fa crescere la cicatrice oltre la ferita e sulla pelle sana. Le cicatrici cheloidee sono molto più grandi della dimensione originaria della lesione e hanno una maggiore invasività e persistenza rispetto alle ipertrofiche. Le cicatrici cheloidee si sviluppano principalmente in aree in cui la pelle è in maggior tensione, in soggetti geneticamente predisposti e con una frequenza fino a 10 volte maggiore nei soggetti con pelle scura. Le cicatrici atrofiche si caratterizzano per un avvallamento dovuto alla mancanza di collagene. In questo caso quindi, non viene prodotto tessuto a sufficienza per coprire l’intera area danneggiata. Questo tipo di cicatrici sono particolarmente comuni in seguito ad acne o varicella.
Come si formano le cicatrici?
Il processo di formazione di una cicatrice avviene in tre fasi: infiammazione, proliferazione cellulare e rimodellamento della matrice.
- La prima fase avviene nelle immediate 48-72 ore al taglio; tempo durante il quale la lesione si chiude automaticamente con un coagulo di sangue e si attivano i fattori di crescita del nuovo tessuto;
- Durante le tre e le sei settimane seguenti, inizia la fase della proliferazione cellulare, dove si forma il tessuto connettivo per sigillare la ferita;
- L’ultima fase della rigenerazione della cicatrice può durare qualche mese o, nei casi più gravi, qualche anno, poiché la formazione di nuovo tessuto e la guarigione degli stati più profondi della pelle può tardare maggiormente.
Quali sono le cause della formazione delle cicatrici?
La formazione di una cicatrice varia a seconda del soggetto ed è influenzata da molteplici fattori: non bisogna, pertanto, basarsi solo su dimensione e profondità della ferita. L’età per esempio, è molto importante, più il soggetto è anziano, più lento sarà il processo di guarigione della lesione. Tuttavia, anche tra i 10 e i 30 anni di età, un’iperproduzione di tessuto connettivo può compromettere la formazione ottimale di una cicatrice. Inoltre, i soggetti dalla pelle molto chiara o molto scura, svilupperanno cicatrici molto più evidenti rispetto ad altri, così come i soggetti con un equilibrio ormonale particolare, come adolescenti o donne incinte. La posizione della lesione è anch’essa molto rilevante nel processo di rigenerazione, infatti le cicatrici si formano in aree del corpo in cui la pelle è soggetta a maggior tensione. Qualora una ferita subisse delle complicazioni, come infiammazioni croniche (per esempio nel caso dell’acne) il rischio di cicatrici è particolarmente alto.
Si possono prevenire?
Prevenire completamente le cicatrici non è possibile, ma alcuni accorgimenti possono minimizzare la loro estensione ed il loro aspetto. Le principali regole da seguire sono disinfettare accuratamente la ferita evitando il cotone idrofilo, utilizzare creme idratanti durante il processi di rigenerazione, non esporre la cicatrice al sole e se proprio costretti utilizzare il fattore di protezione massimo.
Trattamenti per le cicatrici
Le cicatrici sono delle formazioni cutanee permanenti per questo motivo non esiste alcun trattamento che le rimuova completamente. Ciò che invece è possibile fare attraverso la medicina moderna è minimizzare il loro aspetto affinché risultino meno evidenti. È bene far presente però che una cicatrice non dovrebbe mai essere toccata prima che sia passato un anno dalla sua formazione. Quando la cicatrice sia già matura e abbia un colore più scuro rispetto all’area circostante è possibile intervenire con sostanze schiarenti da applicare per un certo periodo. I peeling chimici rappresentano un’altra soluzione, anche se meno efficaci rispetto ad altre tecniche. Il laser ad anidride carbonica CO₂ ad oggi è la metodica con la quale si ottengono i risultati migliori. Agisce rimuovendo gli strati cellulari esterni della cute, stimolando quelli più profondi e promuovendo la rinnovazione cellulare. Nei casi di cicatrici ipertrofiche o cheloidee si può infine ricorrere ad infiltrazioni di specifici farmaci per ridurne il rilievo sulla cute.
A quale specialista rivolgersi?
Gli specialisti che si occupano di trattare le cicatrici sono il dermatologo ed il chirurgo plastico.