Test intradermico

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La redazione di Top Doctors

Cos’è il test intradermico?

Il test intradermico, o prova intradermica, è una delle tecniche utilizzate per individuare le sostanze alle quali il paziente è allergico. È un test cutaneo con una diagnosi affidabile, il cui obiettivo è riprodurre nella pelle una reazione allergica e individuare la sostanza alla quale il paziente è allergico. Si ha un’allergia quando un allergene entra nell’organismo e il sistema immunitario risponde producendo molti anticorpi denominati immunoglobulina E (IgE). A sua volta, l’immunoglobulina è legata ai mastociti che, quando entrano in contatto con gli allergeni, liberano mediatori chimici, come l’istamina, che causano i sintomi tipici delle reazioni allergiche.

In cosa consiste?

Nel test intradermico si iniettano piccole quantità delle sostanze o degli allergeni sotto la pelle del paziente. Per farlo si utilizzano piccole siringhe usa e getta da 1 ml e di calibro 26, contenenti tubercolina. La zona dove è stato effettuato il test viene marchiata e pulita con alcol; mantenendo la pelle tesa, lo specialista in allergologia a questo punto inserirà l’ago parallelamente alla pelle, nel modo più superficiale possibile. Trattandosi di un procedimento molto delicato, le soluzioni di antigeni devono essere più diluite rispetto al prick test. Questo test va effettuato solo se un precedente prick test ha dato esito negativo o dubbioso, dato che può provocare shock anafilattico in pazienti molto sensibilizzati. Inoltre, si userà della soluzione fisiologica come controllo negativo per escludere falsi positivi, dato che il test intradermico è un esame più sensibile ma meno specifico rispetto al prick test o ad altri.

Perché eseguire un test intradermico?

È un esame che si è soliti eseguire quando il prick test dà risultati negativi ma si continua a sospettare che il paziente sia allergico a determinate sostanze. Per osservare i risultati si aspettano tra i 10 e i 30 minuti; la prova sarà positiva in caso di comparsa di un pomfo di 5 mm e di un eritema di circa 10 mm.

Come ci si prepara al test intradermico?

Prima di sottoporsi al test intradermico il paziente deve sospendere l’assunzione di antistaminici. Normalmente è sufficiente sospenderne l’assunzione tre giorni prima dell’esame, ma in alcuni casi sarà necessario un intervallo maggiore.

Cosa si sente durante il test?

Durante il test intradermico il paziente noterà la reazione allergica alla sostanza in questione. Deve comunque essere costantemente controllato dallo specialista in allergologia, che valuterà i chiari sintomi di reazione allergica, quali lieve orticaria, infiammazione, arrossamento e comparsa di un pomfo di 5-10 mm. Inoltre, per evitare reazioni tardive, si eseguirà una seconda lettura del test dopo sei ore.

Significato di risultati anomali

Lo specialista analizzerà l’evoluzione della reazione alla sostanza iniettata. Così, in caso di eruzione cutanea eccessiva o possibile shock anafilattico, sarà in grado di reagire immediatamente per fermare in modo tempestivo i sintomi che l’allergene sta provocando al paziente.