Tumore ai testicoli
Dott. Andrea Fabiani - Urologia
Creato il: 11/06/2013
Editato il: 12/08/2015
Editor: Sharon Campolongo
Che cosa è il tumore ai testicoli?
Il tumore ai testicoli si verifica quando si formano cellule cancerogene nei testicoli, ovvero le ghiandole ovali che producono sperma e testosterone negli uomini tra 15 e 35. Può verificarsi in uno o entrambi i testicoli, ed è più frequente negli uomini giovani, in coloro che hanno avuto uno sviluppo testicolare anormale o un testicolo ritenuto al momento della nascita, o in chi ha antecedenti genetici. Il cancro ai testicoli può essere di vari tipi: carcinoma embrionale, tumore del sacco vitellino, coriocarcinoma, teratoma immaturo o maturo.
Quali sono i sintomi? 
I sintomi sono:
- Nodulo duro e indolore nei testicoli o nella regione inguinale
- Dolore e sensibilità nella zona del petto
- Dolore scrotale
- Sensazione di pesantezza o gonfiore allo scroto.
Quali sono le cause?
Le cause principali della comparsa del cancro al testicolo sono genetiche, dovute al fatto che questo non è stato spostato correttamente dall'addome allo scroto durante la formazione. Inoltre, si verifica anche in pazienti che sono stati esposti a sostanze aggressive o tossiche per un lungo periodo, a causa per esempio del lavoro.
Si può prevenire?
Poiché le cause di questo tipo di tumore sono inevitabili, non v'è alcun metodo specifico per prevenirlo. Tuttavia è stato dimostrato che l'orchidopessi, la chirurgia che si occupa di fissare il testicolo ritenuto nello scroto, può prevenire lo sviluppo del cancro testicolare nei bambini con criptorchidismo (disturbo dovuto alla incompleta discesa di un testicolo nello scroto).
Qual è il trattamento?
Questo tipo di cancro ha una statistica di guarigione di oltre il 90% se viene individuato e trattato per tempo. Ci sono diverse terapie che vengono scelte a seconda dello stadio in cui si trova il tumore:
- Stadio I: dal momento che questo tipo di tumore colpisce solo il testicolo, nella maggior parte dei casi è sufficiente l'intervento chirurgico per rimuoverlo, anche se in altre circostanze ci può essere bisogno di un trattamento con chemio o radioterapia per ridurre il rischio.
- Stadio II: interessa anche i gangli del retroperitoneo. La cura principale è la chemioterapia.
- Stadio III: se la prognosi è favorevole il paziente riceve tre cicli di chemioterapia, e se intermedia o sfavorevole il trattamento si basa su quattro cicli. In alcuni casi possono esserci altre opzioni, come la chemioterapia ad alte dosi con l'aiuto di cellule progenitrici del midollo osseo.